lunedì 30 giugno 2008

MotoGP - Round #9

La Ducati è tornata, pensiamo si possa dire che, ormai,m non vi è più alcun dubbio. Una gara abbastanza movimentata per quel che riguarda la classifica finale nella rovinata Assen (nel senso che prima delle modifiche al circuito era una gara spaventosamente più bella di quella di oggi) ci dice che Casey Stoner può ancora sperare nella rimonta, perché Valentino Rossi getta tutto con una caduta e Dani Pedrosa, pur essendo continuo e passando in testa nella generale, non sembra poter avere il passo degli altri due. Il risultato è che potrebbe quindi perdere punti nella sfida a tre, molti di più di quanti non ne perderanno il canguro e il patacca.

Il mondiale si apre e ci dona finalmente quello che aspettavamo dall'inizio, tre piloti in 29 punti, d'ora in avanti sarà davvero letale commettere errori di qualsiasi tipo. Sperando che, qualche terzo in comodo, si butti di tanto in tanto nella mischia per regalare ancora più emozioni alle corse che ci porteranno alla fine del mondiale.

Tre note a margine: potentissimo l'urlo che arriva da Vicenza, dove il motore a secco di Nicky Hayden regala il podio a Colin Edwards e una vincita milionaria ad uno sconosciuto giocatore; Valentino dice di essersi insultato dopo l'errore, sappiamo per certo che non è stato il solo a farlo viste le notizie che giungono dalla sua stessa regione anche se da una città diversa; lo staff medico che segue Guido Meda sta ottenendo ottimi risultati nella cura del paziente: dopo lo scivolone di Rossi nessun grido, nessun allarmismo, nessuna offesa al destino baro, agli avversari fortunati o chissà cosa, nessun rischio di attacco cardiaco. Lo stanno trasformando in un automa. Bene così.

Stoner - voto 10
Non si può scendere sotto la perfezione nel giudizio dopo un week end del genere. Pedrosa ammette di non averlo mai visto, nemmeno quando alzava la testa per "guardare lontano". non abbiamo ben capito cosa ci sia da guardare lontano, o lo vedi in fondo a un rettilineo o è ovvio che non puoi fermarti a chiedere informazioni. Stoner vola ed è persino irriverente, non toglie mai polso dal gas e chiude a più di 11 secondi di vantaggio. Dopo il ritiro in Francia è stato il migliore die tre al vertice ed oggi è insieme a Rossi il pilota con più gran premi vinti. I tifosi con le magliette stampate col monello che piscia sulla bandiera giapponese tornano a esultare, festeggiare... sperare.
Pedrosa - voto 8,5
"Anche quando guardavo lontano proprio non lo vedevo". Ma lontano dove? Non lo sappiamo, forse pensava che Stoner fosse su un altro circuito e lo cercava là. Di nuovo pulito e perfetto mette in cascina 20 importantissimi punti e va in testa al mondiale. Con il tennista più antipatico di sempre che punta a vincere il torneo di Wimbledon più lento di ogni tempo, un pilota in testa al mondiale, i campionati del mondo di basket portati a casa e l'Europeo vinto dopo 44 anni gli spagnoli cominciano a trattarsi bene. E non sono più così tanto simpatici. Dando piena indipendenza ai Paesi Baschi e alla Catalunya potremmo togliere un po' talento agli iberici. Il Pedro è il più continuo pilota del lotto, solo in Francia giù dal podio, ma serve ricominciare a vincere perché come passo, nonostante la caduta, anche Rossi sembrava migliore di lui e se dei tre arriverà più volte terzo che primo o secondo il suo vantaggio rischia di sgretolarsi alla svelta.

Rossi - voto 5
Un errore clamoroso, dettato da una fretta che non gli è nuova in contesti come questo. Una volta ci ha persino gettato nel cesso un mondiale. Sbaglia l'ingresso in curva nel tentativo di superare un innocuo francese e vola giù (trascinandosi anche il francese stesso che lo maledice in sette lingue). Il resto della gara non lo fa male, ma la rimonta a quel punto è dura. Ottiene però il terzo miglior tempo sul giro, segnale che la moto tutto sommato c'era ed era competitiva. Dietro come giro veloce solo a Colin Edwards e Stoner (unico sotto l'1 e 37) anche Rossi conferma le tesi Pedrosa: "guardavo lontano e non lo vedevo". Gli fanno notare che lui avrebbe dovuto girarsi per controllare che non arrivasse da dietro.

Melandri - voto n.g. (per evitare gli zeri)
"Guardavo lontano e proprio non lo vedevo". Parla di Toni Elias il buon Macio, lo spagnolo è infatti il penultimo classificato tra i motociclisti che hanno tagliato il traguardo e, pur non avendo un razzo sotto il culo, ha dato 11 secondi al Nostro. Non lo vedeva. Resta da capire cosa veda Melandri. Capiamo che non sia possibile incolpare solo lui, ma qui ormai si rasenta il ridicolo. Possiamo pensare che a Borgo Panigale interessi solo Stoner, che la moto non sia delle più facili, che lui proprio non ci si trovi, ma questi sono risultati indegni e il rischio è che il ragazzo abbia perso la fiducia di tutto l'ambiente giocandosi ogni chance per il futuro di avere una moto decente da portare. La SuperSport sembra una categoria più adatta a lui.

Edwards - voto 8
"Guardavo avanti e non lo vedevo... poi ho visto che era quasi fermo". Nel punto in cui Edwards donò due anni fa l'unica vittoria fuori da Laguna Seca al campionissimo Hayden, il destino gli rende giustizia e gli regala un podio fortunato ma meritato prosciugando il serbatoio dell'americano che rimanda l'appuntamento col podio a giornate migliori.

Hayden - voto 7
Non lo si può accusare per essere taccagno. Fa la sua corsa né più né meno di Pedrosa, ma la crisi dei consumi e del petrolio si fa sentire. Fa la cresta alla Honda e invece di fare il pieno mette un ventino e intasca il resto. Se Bush trapanerà in Alaska lo rivedremo campione del mondo. A proposito del traguardo dice "guardavo lontano e lo vedevo... solo che proprio non ci arrivavo". Sorpassato e irriso da Edwards che mentre lo affianca intona Con un deca degli 883. "Con un decaaaa non si può andar via, non ti basta neanche in pizzeriaaaa, fermati un attiiiimo all'automa-tiii-co almeno a piedi non ci lascerà..."

De Angelis - voto 4.5
Non fa in tempo a fare lo spavaldo che mette in fila due gare da un punto. "Guardavo lontano e non la vedevo", la curva ovviamente. Caduta e ritiro tra bestemmie e insulti a Melandri, così, tanto perché al tifoso Packers non manchi nulla.



Lorenzo - voto 6.5
Sembra non si riprenda più dalle troppe botte prese finora. Gara onesta, punti in saccoccia, ma la sfida ai tre grandi è ormai andata. Acerbo. Inoltre perde tempo per contestare la partita a Risiko della settimana scorsa sostenendo che Rossi abbia completamente sbagliato tattica e affermando una volta in più che possedere l'Oceania sia la chiave del gioco, al contrario della scuola di pensiero che indica nell'America Latina il fulcro per la vittoria, grazie alla possibilità di aprire su due fronti ove spesso si trova meno difesa che non in chi battaglia per l'immensa Asia.

Dovizioso - voto 7
Di fiducia. Aspettando una moto seria.
Meda - voto 5
Stavolta non parla di divani o cose strane, almeno per il poco che riusciamo ad ascoltarlo senza imprecare. Evidente lo schock dopo la caduta di Rossi, sussurra tra sé e sé al primo passaggio che "nemmeno a guardare da vicino lo vedo, dov'è?". Reggiani, a sua volta, sostiene di aver "guardato bene, ma proprio non lo vedevo nelle readiografie". Parla del cervello di Meda, tutot regalare.

Assen - voto 7
Si stava meglio quando si stava peggio e si prendeva 10

venerdì 27 giugno 2008

Not Jokin' around

Mentre il nostro esperto di calcio preferito è stato rinvenuto esanime nei ghetti di Verona a seguito dei prolungati festeggiamenti per il facile 2-0 su una spenta Francia (non ho fatto in tempo a ricordargli che era ancora troppo presto che la Spagna ci ha già rispediti a casa) e mentre i moscerini stanno lentamente invadendo la stanza da cui vi scrivo, manco fossi in una palude dell’Agro Pontino che il duce si è dimenticato di bonificare, ho deciso di sostituire l’atteso recap calcistico con un pezzo di commento sul draft nhl e affini (più affini che altro), che per i non esperti e i meno interessati è un po’ come sostituire la diretta da Wembley di Italia-Inghilterra valevole per la qualificazione della Coppa del Mondo (cit.) con l’ennesima visione della Corazzata Potemkin: una cagata pazzesca.

Per questo sarò breve sul draft, che ha visto Steve Stamkos, miglior prospetto nordamericano (anche se il cognome greco mi fa pensare che sia più oriundo di un Camoranesi qualunque) con i suoi 105 punti in Ohl come scontata prima scelta per i Tampa Bay Lightning e un primo giro tra i migliori del recente passato, soprattutto per quanto riguarda i difensori, e anziché tediarvi con un un’inutile carrellata delle scelte preferisco invece concentrare l’attenzione (cercando di fare del mio meglio per annoiarvi anche qui) su questioni sportivamente parlando più personali, cosa che mi pare nello spirito di questo blog.

I protagonisti di questa triste storia sono Alan Cohen, non un personaggio di O.C e nemmeno il terzo dei fratelli cinefili (già, perché invece la cinofilia è l’affezione per i cani, e ringraziatemi per aver imparato qualcosa anche oggi), ma businessman dell’industria farmaceutica nonché proprietario dei Florida Panthers, Jacques Martin, allenatore, noto ubriacone e general manager della stessa squadra e Olli Jokinen, capitano e giocatore di maggior talento della franchigia, il Barton Fink della situazione, tanto per intenderci.

Si da il caso che l’owner dal braccino corto lo scorso novembre abbia pronunciato la fatidica frase: “Jokinen finchè ci sarò io non verrà mai ceduto”. Mentre nei blog interessati gira già il suo indirizzo di casa a cui reperire ogni insulto e mentre sotto alla pagina word che sto riempiendo scorrono le immagini di un Fabio Capello che un pò arrabbiato rivendica la paternità di certe esternazioni e proclama “Io non allenerò mai la Juventus” bisogna precisare ai lettori che Jokinen è stato puntualmente ceduto in cambio di due difensori e una scelta al secondo giro. Perché la difesa, già formata, tra gli altri, da Burgnich, Facchetti, Maldini e sbirulino, vince le coppe e altri luoghi comuni simili che non sto qui a ripetere.

Il problema nemmeno si porrebbe, visto che ad andarsene è uno che in sette anni e in più di 700 partite in carriera non è riuscito a giocarne UNA di playoff (irreperibile una sua foto con la barba, accontentatevi del mohawk) avvicinando pericolosamente un record che sarà presto battuto, se non fosse che il buon Jokinen è il giocatore franchigia della squadra per cui tifi stravedi esulti. Forse ora non vale più la pena di fare nottata. E questi momenti nella vita sportiva di un tifoso difficilmente si dimenticano, un po’come quando gli Wolves han ceduto Garnett o i Lakers…beh…Shaq. Quattro a due l’ho già detto?

Secondo uno studio condotto da esperti dell’Arizona (gli stessi secondo cui le probabilità di passare un esame per uno studente che non si presenta all’appello sono uguali e zero) pare che la cosa migliore da fare in circostanze di questo genere per togliersi ogni pensiero sia sempre e comunque pensare a come contattare la Fretted Instrument Guild Of America. Ne sanno a pacchi.

Per chiudere una volta per tutte l’argomento della trade peggiore degli ultimi 12 anni, va detto che una fonte sconosciuta ai più (ma non a me, eccola qui nella foto a lato), un gola profonda tra gli executive nhl presenti al draft, avrebbe sminuito Jokinen apostrofandolo come un “cane”, una presenza destabilizzante per qualsiasi sistema (d’altronde chi non ricorda la mitica figura ancora stampata sulle magliette del rivoluzionario Ernesto “Jokinen” Guevara) per presunte cattive influenze sui compagni di squadra. Può essere che convincesse alcuni compagni ad andare a troie insieme. E allora?


Ma soprattutto: con questa qui sotto in sette anni c’è stato almeno un fighting?

Maritza, una cheerleader (o ice dancer) dei Florida Panthers: l’unica che ci può portare ai playoff.

martedì 24 giugno 2008

MotoGP - Round #8

La gara perfetta è arrivata. Perfetta non nel senso che ha divertito più di altre o che ha visto combattimenti dall'inizio alla fine, ma finalmente si è arrivati al punto in cui ci aspettavamo di essere già da un paio di mesi, con i tre grandi favoriti tutti in palla, un Ducati finalmente competitiva e una corsa eccellente per tutti i partecipanti, chi più chi meno (Melandri meno). Di nuovo sorprendente il buon Dovizioso, eccellente come detto la due ruote di Borgo Panigale, ancora più forte di tutti gli umani Valentino Rossi e bravo Pedrosa, ragioniere, anche se a noi i Prost non fanno impazzire.

Ciò che non è stato ottimo è il dizionario di Loris Reggiani... verrebbe da dire “invedibile” alla Civoli, ma visto ascoltavamo e basta diremo inascoltabile. Di invedibile, come al solito, c'è stato altro.

Stoner – voto 10

La Ducati torna quella di un anno fa, e anche quella vista all'esordio, e fa il vuoto. Nessuno le tiene testa e il canguro che avrebbe voluto giocare a football australiano ma è nato tappo e smilzo, la porta che è una delizia dall'inizio alla fine senza lasciare speranza agli avversari e con poche tracce dietro di sé. Forse è troppo tardi, i problemi di inizio anno legati alle gomme sono stati più grossi del previsto e il motore che cede in Francia una sentenza. Mai dire mai, ci mancherebbe, di certo dopo i test del dopo Barcellona il punto G è stato trovato ed è di nuovo una goduria. E un messaggio, per le prossime gare e per il futuro. La Ducati e Stoner, a quanto pare, vogliono far parte della festa che conta.

Rossi – voto 10

Dietro al missile rosso il primo è lui. Combatte un po' con Pedrosa che per qualche giro prova a infastidirlo poi molla e facilita la vittoria del patacca. Vittoria perché guadagna 4 punti sul avversario più scomodo alla lotta al mondiale e perché i 45 su Stoner sono un margine di grande sicurezza. Sabato c'è Assen, circuito tra i suoi preferiti anche dopo le orrende modifiche, lì potrà staccare ulteriori bollini e vincere il giubbotto di Guintoli. Assen però piace molto anche a Edwards, che di solito si ferma a fumare marijuana prima delle corse. L'importante è non essere incollati a lui alle ultime curve, il rischio è l'incidente... se no va tutto liscio. Di certo ha più grinta, carattere e classe dell'attuale secondo classificato nella generale.

Pedrosa – voto 7

Sorride sempre più spesso, o è innamorato o ha deciso di fare outing e rivelare la propria omosessualità, particolare del pilota spagnolo che ci è stato rivelato da Guintoli in una telefonata segreta, notturna, e anche anonima (ma non l'abbiamo scoperto). Il tappo (quello vero, non Stoner su cui prima scherzavamo: Stoner non è alto, Pedrosa è tappo) avrebbe meritato qualcosa in più se avesse insistito a lottare contro Rossi com'era nelle sue possibilità (o dovremmo dire “nelle sue corde” che oggi fa molto più fico) invece cede alla svelta ragionando sulla classifica come il peggior Hayden e guarda al futuro. In una intervista a un inviato di AS nel dopogara dice che “la Spagna batterà l'Italia e andrà in finale all'Europeo di calcio, Nadal vincerà a Wimbledon e io batterò Valentino a Risiko. Però sarò campione del mondo”. Buono il primo pronostico calcistico, quanto al resto è evidente che spera nei punti che Stoner toglierà a Rossi. Ma lui deve metterci qualcosina in più. Il resto dei pronostici è da verificare sul campo, l'ultimo è sbagliato.

Guintoli – voto 9

Va a punti per la sesta gara di fila, la settima su otto. Pochi, come sempre, ma il ragazzo non molla ed è costante nella mediocrità del proprio campionato. Mette però a disposizione il proprio giubbotto per una gara a punti Esso tra gli altri motociclisti e vince il Risiko contro Pedrosa e Valentino. Gli altri partecipanti erano Capirossi, Okada e Ben Spies, con quest'ultimo a sostituire Melandri giunto, come al solito, troppo in ritardo.

Lorenzo – voto 8

L'uomo bionico conduce un'ottima gara nonostante sia senza tre dita nelle mani, quattro nei piedi, due menischi saltati, viti in ogni articolazione e un cervello nuovo (il vecchio lo ha donato a Meda, tutto inutile). Conduce una buona gara, rimonta dal 17° posto al 6° e dimostra che quello di buono visto in precedenza è reale. Convalescente.

Edwards – voto 8

Ottimo quarto posto anche se, rispetto alla griglia, supera il solo Hayden, non proprio un K2.

Dovizioso – voto 8

Sempre più conferma il giovane italiano attende una moto decente per vincere qualcosa. Sarebbe vello vederlo a podio almeno una volta da qui alla fine. Si accoda ad Edwards nel tenere dietro Hayden rispetto alla partenza e, mentre supera l'americano spiega all'ex campione del mondo che esiste una marcia in più rispetto a quella in uso. Non serve, ma va bene lo stesso. Generoso.

Hayden – voto 4

Le prende da tutti. Qualcuno lo vede in Ducati il prossimo anno. Bene, così le prenderà anche dai meccanici.

De Angelis – voto 5

Promette scintille e le fa scivolando a terra. Il suo rialzarsi è inutile, gara pessima, anonima quanto il suo stato di residenza. La prossima volta taccia e corra, di solito gli riesce bene.

Toseland – voto 10

Nel GP di casa lo aspettano tutti come l'eroe del giorno, cade alla prima curva e si ritrova un polso infilato là dietro, dove non batte mai il sole (a meno che non lo prendiate integrale, senza slip, a chiappe all'aria rischiando di non sedervi più per un mese) e dolorante guarda la moto e pensa a un triste ritiro. Poi la alza, ci monta su e corre tutti e 30 i giri. Arriva a un giro dagli altri ma l'eroe del giorno è lui, atteso dal pubblico a fine gara che gli piazza in mano una Union Jack e lo invita al giro d'onore. Magnifico.

Spies – voto 7

Esordisce sostituendo un inutile Capirossi e si trova ottavo in griglia. Arriva 14° ma ci è simpatico e guida pulito. Bloccato dalle armate nere in Cita per qualche tiro di dadi sfigato perde il Risiko per un soffio. Bravo.

Di Natale – voto 5

Gioca nell'Udinese e si vede. L'ultimo rigore decisivo era stato in un Moretti ad agosto. E si è visto anche quello.

Giornalisti Mediaset – voto 0

L'Uomo Inutile è invedibile nel suo completo che miscela colori osceni sotto e una giacca orrenda stile nonno defunto del dopoguerra sopra. Non capisce niente quando gli altri parlano e non si vergogna a farlo capire a casa esibendo espressioni che definire stupefatte ed interrogative è poco. Reggiani non aiuta però, particolarmente ispirato enuclea concetti astrusi e di difficile comprensione per il tifoso medio che, non appena si esce dal discorso “gomme sì, gomme no” vacilla parecchio. Il suo vocabolario regala perle stile parla come mangi e rigetta frasi come “è un buon partitore”, “avrebbe fatto una garona”, “peccatissimo”. E peccatissimo anche che Sky non si pigli i diritti in esclusiva e vi lasci disoccupati. Lo vedremmo bene al posto di Bagni, spalla a spalla con Civoli, a Sudafrica 2010.


Donadoni - voto 4

Sbaglia le convocazioni per alcuni ruoli, e non è dietrologia, lo pensiamo da un po'. Comunque ha fatto un europeo orrendo e, soprattutto, ha perso. Giù dal carro tutti, a prescindere.

Melandri – voto n.g.

Arriva tardi per il Risiko, ma la cosa grave è che senza internet saremmo ancora qua a chiederci se fosse o meno sceso in pista. Arriva fuori zona punti e tiene dietro due soli piloti: Hopkins che cade e Toseland che svicola, si spacca il polso e finisce la gara con onore. Arriva a 8 secondi da De Angelis e sul rettilineo finale Stoner lo svernicia mentre sta esultando per la vittoria: un minuto e trenta e rotti di distacco.

domenica 22 giugno 2008

Beat LA!

C'era una volta un bambino... no, non è così. Anche perché, una volta, bambini di cui parlare ce ne sarebbero a iosa. Però, c'era una volta una grande squadra, probabilmente la più grande di sempre. Era una squadra forte, dicono fortissima, imbattibile. Vinse 11 titoli NBA tra il 1957 ed il 1969 giocando 12 finali. Erano inarrestabili, conobbero il miglior allenatore di sempre ed il giocatore più vincente (non possiamo dire più forte) della storia della pallacanestro. Quella squadra, rinnovata e modificata, vinse ancora, negli anni '70, poi negli anni '80, quando la National Basketball Association fu salvata dal dualismo di due immensi atleti: la leggenda Bird ed il Magic Johnson.

Lì, in quegli anni, c'era un bambino, c'erano tanti bambini, che si avvicinavano alla pallacanestro più per le imprese dei titani d'oltreoceano che per quel quelle di Coach Peterson e Dino Meneghin piuttosto che per le imprese della provincia, di una Cantù in grado di vincere due titoli europei e portata alla ribalta oggi solo dalla parodia di Marco Ranzani.

C'era una volta un basket, quello dei vostri padri, dove la magia delle immagini che arrivavano dagli USA erano una primizia, e non l'abitudine, dove evoluzioni e atletismo erano la norma, una regola irripetibile nella mediocrità del gioco europeo eccezion fatta per le corazzate sovietiche, slave o greche che però, puntualmente, venivano prese a bastonate dai collegiali statunitensi nelle manifestazioni che contavano davvero, dove alla tattica si aggiungevano una tecnica ed un ritmo inarrivabili per chiunque.

Poi arrivò il Dream Team, eravamo tutti un po' cresciuti, iniziò l'era Jordan e il basket Nba visse l'ultima stagione di americanismo puro, venendo raggiunta dal livello atletico degli stranieri, tanto da convocarne a mazzi da dieci anche nelle file del proprio campionato. Arrivarono gesta sempre più spettacolari, regole permissive sul passo in partenza, una spettacolarità pura e una regular season a dir poco noiosa e ben poco indicativa, spesso, dei valori realmente espressi in campo. Record su record, 40 punti minimo segnati in 5 gare di fila, un fenomeno dopo l'altro, un erede di Michael Jordan in uscita da ogni draft, negli anni più generosi ben 2 eredi alla volta.

Insomma, si è arrivati ai giorni nostri, dove ci sono ancora bambini e dove si è perso in parte il contatto con la realtà dove si confondono statistiche con classe, atletismo con bravura, numeri da circo con concretezza. Ci si confonde nei paragoni col passato, si scomoda MJ per parlare di bistecche (perché non Magic, visto che The Next MJ non vale nemmeno la metà di Johnson) si rincorre l'highlight più esaltante, il canestro più bello, la serie di punti che ti spalanca i cancelli della Hall of Fame. Infatti sono spariti Dream Team, Big Match e Great Rivalry. Solo confusione, polemiche sterili e un commentatore sclerotico riportato inauge da SportItalia.

Poi arrivano i playoff, arrivano le Finals, e l'orologio torna indietro: Boston-Los Angeles, Celtics-Lakers, Est-Ovest, Irish-Hollywood, Ira-Cia, nativi-invadenti, Bird-Magic, bianchi-neri. Dinastia-chirurgia plastica. Cazzate. Si giocava la finale, punto e basta, e a Boston, dopo venti e passa anni, non interessava a nessuno sapere se KG sia stato comprato solo per vincere e non ha sangue celtico nelle vene. A nessuno, tranne a spettatori neutrali che sono stati bambini con largo anticipo e ricordano troppo bene da dove veniamo, chi siamo e dove stiamo andando. Ma Boston voleva vincere e, dopo l'inchiappettata subita dai Patriots, orgoglio sportivo del nuovo millennio nel Massachusetts tutto insieme ai ritrovati Red Sox, perdere coi giallo-viola sarebbe stato troppo. So... Beat LA!

Nessun commento tecnico, nessuna risposta, nessuna verità. Diciamo che il giallo in America può non piacere, ma quello è il vero colore di tutte quelle squadre che puntano a definirsi Purple&Gold, Black&Gold, Green&Gold e mettiamoci pure i Verde&Oro carioca. Signori, quello è giallo, stupidissimo giallo, non c'è niente di oro. E, sottolineiamo, giallo e viola formano una combinazione inaffrontabile di effeminatezza e look gettato allo sbaraglio, tanto da rendere ingestibile un abbigliamento del genere e di trasformare in odioso il fatto che tali colori vengano poi abbinati alla città più sborona del pianeta (dove conta, dalle altre parti si sparano e basta). Nemmeno Malgiolio si vestirebbe così, accidenti, giallo e viola, come può essere possibile pensare a un abbinamento del genere? Va bene, ok, sono nati nel Minnesota, ma nello stato dei grandi laghi non c'è niente di giallo e viola!

Questo è giallo.







Questo è oro.























Questo è giallo-viola.












Questo è il misero verdino che ha vinto il titolo.














Da anni la sfida non si rinnovava, per colpa dei Celtics e, sempre per colpa loro, LA ha perso la 14^ finale della sua storia. 14. Quattordici. Uno-quattro, una serie di disfatte una più bella dell'altra con l'ultima che è ha evidenziato l'incapacità di Kobe Bryant di ergersi a leader e trascinatore vero, dello Zen di essere in grado di vendere frigoriferi in Alaska tanto da prendere bastonate su bastonate senza riuscire a piazzare un solo aggiustamento difensivo decente.

Gara 1, la più bella, vinta dai C's con grande intensità e dopo una grande battaglia. Gara 2, un massacro salvato solo dal freno tirato troppo in anticipo e 2-0 Boston. Gara 3, una bella vittoria di LA sostenuta dalla pessima giornata dei tiratori di Boston, una Boston capace di rimanere in gara fino alla fine. Gara 4, 24 punti di vantaggio ficcati nel cesso tirando anche l'acuqa, la rimonta delle rimonte, una squadra di attori che si sciolgono davanti alla prova teatrale più importante dimenticando, dopo un buon avvio, battute, scene ed espressioni. Gara 5, uguale alla 3 ma con avvio stile gara 4, e con i Lakers che non tirano l'acqua stavolta e restano appesi a un filo spezzato in Gara 6 in modo deciso, netto, incontestabile. Un +39 rifilato da Boston che toglie ogni polemica possibile e rimette Kobe sul mercato che non si sa mai che sia davvero colpa di Los Angeles se non si vince più. Un +39 che devasta anche l'ultimo briciolo di speranza dei ragazzi della California. E pazienza se il campionato èstato comprato, attraverso KG, attraverso Ray Allen o chi volete voi. L'emozione è fortissima, e forse sarebbe stata un centimetro più bassa se davanti non ci fossero stati loro, ancora una volta, farti credere che i ltempo si fosse fermato. Ma non c'era Magic, c'era Kobe, e si è passeggiato. Un 4-0 sarebbe stato più giusto per i valori delle due squadre.

Secondo i nostri informatori, Shaquille OìNeal avrebbe telefonato allo stesso Bryant la notte di Gara 6 per ricordargli come mai il titolo di MVP delle Finals finisse sempre a lui. E come mai lui ha vinto anche fuori LA.
"Coraggio Kobe, non ti abbattere. Non solo non sei come MJ, ma non fosse stato per me avresti vinto tanto quanto Reggie Miller. E forse saresti anche più simpatico. Era tutto merito mio..." E oggi è tutta colpa di Boston.

Comunque vada a finire d'ora in poi, questa è stata la stagione che ogni bostoniano aspettava, che i bambini cresciuti con pane e Bagatta volevano vedere. Gli dei del basket ce l'hanno concessa, va bene così. I miracoli e le favole vorremmo tenerli per ciò che conta davvero.

Mettiamo a letto il bambino, e buonanotte Los Angeles.


PS: dicono che uno dei maggiori esperti di basket in Italia finirà per sposarsi. In agosto. Già i matrimoni meridionali sono violentissimi, uscirne vivi è come sopravvivere a un bombardamento atomico, in più sarà in agosto. Hai voglia ad aspettare la brezza che dovrebbe salvare gli ospiti. Ricordo che l'unico matrimonio meridionale a cui sono stato era a Parma; un ragazzo salentino che vive in Emilia. Gli invitati non riuscirono a organizzare la tipica tre giorni di festa che li contraddistingue di solito, almeno secondo le leggende che ci racconta Don Borghezio (sempre attento lettore delle nostre rubriche). Ad ogni modo, 'sto tizio era un poliziotto, quindi io mi ritrovai al tavolo con solo carabinieri e pulotti.. hai voglia a trovare il coraggio di chiedere chi avesse voglia di rullare una bomba.

Comunque si è sposato con una greca per cui tutto questo non c'entra nulla. Abbiamo infiltrato un nostro uomo al matrimonio in questione, così, per fare un reportage di gossip e mandargli gli auguri. Sarà il testimone dello sposo, quello non ufficiale per la cerimonia ma ufficiale per noi di East Coast Time. Va be', auguri a Goat e Francesca. E viva il testimone dello sposo.


GOTTA BEAT LA!



mercoledì 18 giugno 2008

Sport e immagini #8


There can only be one!
Spazzando via i Lakers in gara 6 (131-92) i Boston Celtics vincono il titolo NBA dopo 22 anni confermandosi squadra più titolata della Lega con 17 titoli. Paul Pierce è stato eletto MVP.

domenica 15 giugno 2008

Ad un passo dal baratro…

Mettete una partita della vostra nazionale in un giorno feriale e magari mettete il calcio d’inizio allo stesso orario in cui a voi di solito sul lavoro, un po’ per lo stress e un po’ per la noia, vi appare la Madonna di Lourdes sulla traversa (cit.) e avrete ben capito con quale spirito il vs. umile redattore si è aprocciato all’organizzazione di tale evento.

Di arrivare a casa in tempo non se ne parlava nemmeno, 40 km di vecchiette che vanno ai due all’ora e tir che sbandano in tangenziale hanno subito sconsigliato la soluzione.

Bar da camionisti appena fuori dalla sede aziendale?Non mi pare il caso di giocare contro 10 autisti romeni incazzati e ubriachi…metti che poi segna Del Piero come fai ad esultare? ( Mi sembra quasi di vedere le vs. facce alla lettura del nome Del Piero vicino al verbo segnare.. soprattutto in nazionale.. dai allora facciamo che segna Toni..)

Mancava un giorno e la situazione era critica. Si rischiava seriamente di dover guardare la partita in sala mensa con il direttore industriale..L’unica strada da percorrere è quella che portava alla collega.

“ allora P. domani chi gioca? Donadoni lo mette in campo Cassano?”

Stiamo bevendo il caffè durante la pausa pomeridiana e la sorte mi regala il miglior assist degli ultimi 12 anni (cit.). E’proprio lei che mi spiana la strada all’autoinvito più scandaloso della storia.

beh credo proprio di si..se non lo facesse sarebbe un pazzo..anche se tutti spingono per Del Piero.” “ effettivamente Alessandro è stato capocannoniere quest’anno..forse è giusto dargli una chance..” A sto punto ho un attimo di sbandamento e più che parlare con la collega della scrivania davanti mi pare di comunicare col capo Azazzelli in persona. Basta però uno sguardo alla chioma fluente presente sulla sua testa e mi tranquillizzo in un amen.

“peccato che non riuscirò a vederla..l’hanno messa alle 18” Butto l’amo sperando che abbocchi.

beh potremmo vederla da me..in 5 minuti arriviamo a casa mia..basta che portiate le birre..”

Come portiate? Avrà usato il plurale maiestatis? Chi cavolo dovrebbe venire oltre al sottoscritto? “ ok..usciamo 10 minuti prima e passiamo dal bar..” riesco a dire anche se non ho ancora capito chi saranno gli altri.

Bastano un paio di mail per capire che gli altri sono alcuni colleghi che si sono autoinvitati e l’altra collega amica del cuore della padrona di casa. Bene ma non benissimo (cit.) come si direbbe da qualche parte.

Taglio corto e salto tutta la parte che interessa probabilmente solo all’avvocato patavino e consorte e arrivo al dunque: La Partita.

Per timbrare il cartellino mi perdo la presentazione della partita da parte del Frenkeeno nazionale, i sagaci commenti del dinamico duo Mazzola-Bartoletti e arrivo davanti al video giusto in tempo per vedere la grafica delle formazioni e il karaoke sul megaschermo durante gli inni.. Certo che sono forti strani ‘sti Svizzeri.

Donadoni “impazzisce tatticamente ” per non deludere la stampa nazionale e in un colpo solo cambia modulo e soprattutto 5 interpreti: Del Piero, Grosso, Chiellini, Perrotta e De Rossi facendo fuori la coppia di centrali difensivi e 2/3 del centrocampo della squadra campione del mondo. Sia mai che continiuino a dargli del milanista…

Passi per l’esterno emigrante in terra francese e per De Rossi ma degli altri se ne sentiva il bisogno? Per il sottoscritto per niente ma vedremo alla fine dei 90 minuti.

Tra i confermati purtroppo non si capisce perché l’argentino sia ancora in campo (voto=4 basta cazzo basta (cit.) è piccolo, brutto, cattivo e secondo me ha anche l’alito pesante. Facciamolo accomodare sul primo aereo dell’Argentinas Airlines e leviamocelo dalle palle. Straniero ).

L’Italia inizia decisamente meglio dei romeni e Del Piero, al termine di una bell’azione di prima a momenti da ragione alla collega relativamente al suo utilizzo. ( voto=6 dal capocannoniere del campionato ci si aspetterebbe decisamente di più ma in nazionale questo non succede mai. Decidesse di dedicarsi solo alla juve ne saremmo tutti più contenti. Incompreso)

Nemmeno un paio di minuti che la difesa ci fa tornare coi piedi per terra. Taglio di Mutu che Panucci si perde ( voto= 6 male il primo tempo bene invece il secondo. La foto del precedente articolo deve averlo stimolato parecchio. Pare che lo staff azzurro saputo del fatto adesso abbia messo in distribuzione a tutti gli azzurri il book della donzella.. vedi mai che funzioni anche per gli altri. Utile) e miracolo di Buffon ( voto = 8 che dire. Migliore in campo per le parate, migliore fuori quando va a spasso con la Seredova per Vienna, migliore sempre. Indispensabile)

Grosso sulla fascia spinge come ai mondiali e per almeno 5 minuti diamo la sensazione di aver preso in mano il pallino del gioco..sensazione che naufraga subito sulla punizione di Tamas, che il solito portierone para, e su quella di Chivu che, deviata dalla folla in area, va a sbattere sul palo. ( Voto =6,5 visto quanto corre e come dribbla l’esiliato in terra francese pare vera la voce che lui si creda ancora in Germania. Ieri a colazione è stato visto ordinare wurtstel e crauti ad un incredulo barista svizzero. Rigenerato)

Come al solito in mezzo al campo non ci capiamo niente e mentre De Rossi e Pirlo si pestano i piedi il loro pressing ci fa fare una fatica della madonna ( voto= 5,5 il sinto della nazionale italiana pare decisamente bollito. Non credo gli giovi nemmeno cambiare partner ogni volta che entra in campo ma quello di 2 anni fa era altra roba. Esausto)

Apro il frigo per staccare gli occhi dalle orribili e fastidiose maglie gialle della Romania e cosa trovo? 2 confezioni da 6 di Corona e 3 misere lattine di Moretti.

Mentre fuori ci sono 12 gradi e viene giù un’acqua tipo diluvio universale chiedo spiegazioni alla padrona di casa sulla scelta della birra e mi viene risposto che “ beh d’estate la Corona è perfetta..” io rimango basito ma forse ha ragione lei. Hanno sempre ragione loro.

Per non sbagliare mi prendo le Moretti e le nascondo dietro al divano.. fanculo all’estate e alla birra Corona.

Al metà primo tempo due rumeni decidono di suicidarsi e danno vita al più bel scontro cranio contro cranio degli ultimi 12 anni (cit.) con conseguenze nefaste per uno dei due partecipanti. “ bene adesso loro giocano in dieci vero?” vorrei spiegarle che le sostituzioni ormai esistono da almeno 50 anni e che la panchina servirebbe per quello e non per far vedere meglio la partita a chi non gioca ma talvolta è meglio lasciar stare.

Noi mettiamo qualche pallone decente in mezzo ma Toni pare più impreciso del solito (voto=6,5 lui un gol regolare l’avrebbe anche fatto.. poi se la smettessimo di calciargli palloni lunghi e alti da centrocampo e mettessimo qualche pallone in mezzo dal fondo per la sua testolina magari farebbe anche meglio. Solitario )

Gli ultimi 5 minuti sono tutti nostri, con qualche cross in più per il nostro centravanti tedesco. Nel primo tentativo è Lobont (voto=8 pare abbia giocato a Firenze ma nessuno se lo ricorda. Continua la serie delle pippe che hanno militato in Italia che fanno i miracoli contro di noi in nazionale. Fortuna che Coupet il bel paese l’ha visto solo per passarci le ferie. Miracolato) mentre nel secondo è il pelato di merda (cit.) che su segnalazione del guardalinee annulla. E siamo a due.. adesso che diranno alla Uefa?

L’avvocato patavino cita via sms i mondiali coreani come paragone alla prestazione della terna arbitrale odierna e da ciò deduco che la festa della sua capa sia finita. Forse era meglio se ne organizzava un’altra.

A fine primo tempo rifiuto la Corona che mi viene gentilmente offerta per la seconda volta (“se ci mettiamo una fettina di limone?” ) e benedico il furto di Moretti appena perpetrato mentre ricapitolo mentalmente come siamo messi. Il risultato dello sforzo mentale è che siamo messi male, molto male.

Nemmeno il tempo di ri-accomodarci sul divano che Zambrotta ( voto= 6 non so quanta ruggine abbia nelle gambe dopo il pessimo campionato spagnolo ma se fossi un tifoso milanista un po’ di strizza dopo questi Europei mi verrebbe. Stanco) impazzisce e su un innocuo lancio di 80 metri decide di appoggiare la palla a Mutu che insacca sull’uscita disperata di Buffon .

Siamo praticamente fuori dall’europeo ma stavolta non c’è nemmeno il tempo di cominciare i processi che pareggiamo. Angolo da sinistra (..su calcio d’angolo non segniamo mai ..) sponda di Chiellini ( voto=6 chiedo venia sul centrale difensivo. Preciso,attento e cattivo quando serviva. Probabilmente avrebbe fatto la fine degli altri due se buttato in campo con l’Olanda ma non c’è la controprova quindi merito a lui. Scoperta) in mezzo all’area e Panucci da 30 cm la mette dentro.

dai annulla anche questo coglione” l’atmosfera comincia a scaldarsi e come l’altra volta partono le crociate per far entrare Cassano a risolve tutti i nostri problemi.

Pare che il collegamento con la panchina italiana funzioni meglio che nella prima partita infatti nel giro di 30 secondi il talento di Bari-vecchia ( voto = 6,5 ragazzo mio ok farsi voler bene dall’Italia intera ma tirare in porta quando ti accentri da quella benedetta fascia? Alcuni spunti favolosi per mandare al cross Zambrotta si sono visti ma ci vuole più coraggio con quella palla tra i piedi. Pavido ) è già in mezzo al campo a sgambettare al posto di Perrotta ( voto=5 ci si ricorda solo un’incursione degna di tale nome nel primo tempo e poco altro. Non pare in sintonia con il modulo e con i compagni e sembra girovagare in mezzo alla confusione del centrocampo italiano. Smarrito)

La Romania si rintana nella sua metà campo sperando in un contropiede che le risolva la qualificazione mentre noi tentiamo di trovare un buco nella muraglia che abbiamo di fronte. Ormai lo schema pare consolidato ma arriva come un fulmine a ciel sereno ancora il pelato a rovinarci la serata. Rigore dubbio per loro e ancora una volta siamo ad un passo dal burrone.

dai adesso Gigi lo para!!” la collega prova a vincere il titolo grolla della giornata profetizzando il miracolo di Buffon e mentre Mutu sistema la palla sul dischetto se ne va in bagno. Io capisco che la Corona sia più diuretica dell’acqua Uliveto e faccia fare tanta plin plin ma proprio mentre tirano il rigore una deve andare in bagno? Nel momento che potrebbe decidere l’europeo una cede agli istinti fisiologici del proprio corpo?? Valle a capire se ci riesci.. Rimane comunque il fatto che lei l’aveva detto..(cit.)

Rinvigoriti dallo scampato pericolo proviamo a spingere l’assalto azzurro a suon di urla ed insulti (niente bambine piccole stavolta per fortuna..) ma questi non ne hanno proprio più.

Non ci resta che aggrapparci alla sfida con la Francia, che dovremmo battere, facendo nel frattempo i conti col risultato dell’Olanda..

Il biscottone atto secondo mi pare bello che servito. Noi dovremmo interrogarci sul perché in due partite non abbiamo quasi mai tenuto il controllo del gioco, abbiamo corso meno degli avversari, abbiamo sofferto sempre le loro ripartenze e in buona sostanza non abbiamo mai meritato in pieno la vittoria ed invece siamo qua a preoccuparci del risultato degli altri e della loro onestà in campo. Siamo sempre la solita Italia.

Ps: dalle ultime news pare che parta titolare Cassano martedì sera.. giusto per non farci mancare niente nel caso di Biscottone parte seconda. Io devo ancora decidere dove seguirò la prossima partita ma a sto punto credo che mi ritirerò nelle mie stanze private (cit.)…Stay tuned..

Ps2: il resto della serata non ve la racconto manco morto. Sarebbe peggio di questa cronaca.

mercoledì 11 giugno 2008

La peggior Partita degli ultimi 12 anni (cit.)


Era appena finita la prima partita ed io ho fatto il terribile errore di accendere il pc.

Mi sono detto tra me e me che sarebbe stata una cosa veloce..“ giusto il tempo di guardare il tabellino di kobe e poi spengo tutto” ed invece ecco che accade l’irreparabile..parte la connessione automatica di Msn e in un amen si apre la finestra: “Ciao Pol non è che mi fai un pezzo sulla partita di stasera?”

Come cavolo fai a dire al capo supremo della baracca che non puoi e non hai tempo??? Soprattutto quando lui ha in mano la tua più che probabile 1° scelta nel Draft della Serie C… Quindi eccomi qua a raccontarvi la “mia” partita.

Ah se qualcuno per caso non gradisse troppo l’argomento sappia subito che non se la deve certo prendere col sottoscritto, la deroga ad infrangere il precetto di non parlare in nessun modo di calcio qua dentro me l’ha data LUI in persona. Quindi ragazzi se non vi va questo pezzo l’indirizzo cui mandare le querele e soprattutto le offese già l’avete (e qua se ne và non solo la 1° ma anche la 2°e la 3° di scelta del fantanfl..)

Eravamo rimasti alla partita? Vi state per caso chiedendo di quale partita mi accingo a scrivere??

Sinceramente adesso sarebbe più facile per me raccontarvi di come 5 alcolizzati, che si erano messi in testa di vincere un torneo con il sottoscritto che li guida in panchina, sono stati eliminati immeritatamente in semifinale, che della figura fatta dagli azzurri giusto tre giorni fa, però così facendo mi sa che la 15° chiamata sarebbe assicurata.

Si inizia alle 20.45, ma già un’ora prima mi si presenta davanti il faccione di Frankeeno nostro sulla rete nazionale che ci allieta in studio discorrendo con Mazzola e Bartoletti (voto 0 = cosa cazzo ci fai con una fottuta orange in mano per tutto il collegamento quel maledetto cretino??? oh son più di 100 euro l’anno di canone che se ne vanno per pagare anche sto buffone che ci propina la peggior gag degli ultimi 12 anni (cit.) vi sembra possibile???Pirla ).

Superato lo scoglio degli interminabili minuti pre-partita e l’emozione degli inni abbiamo preso posizione. Quando dico abbiamo credo sia chiaro a tutti che mi riferisco al sottoscritto e ai 5 alcolizzati già citati prima nella casa di uno di loro. Plasma 42 pollici, divano nuovo, nessun vicino rompipalle e birre gelate di fantozziana memoria. C’è voluto un mese per arrivare a convincere il padrone di casa che saremo stati innocui ma direi che ne valeva la pena. Unica controindicazione le regole imposte dalla padrona di casa: è vietato dire parolacce, fumare, dire parolacce, alzare la voce, rovesciare le patatine e la birra ( su questa concordiamo più o meno tutti..), dire parolacce e per ultimo dire parolacce e bestemmie che poi la bambina piccola le ripete all’asilo*. Mancano solo i tornelli e anche Amato e la Melandri dormirebbero sogni tranquilli.

* Qualcuno di voi ha avuto, nel corso degli anni, l’onore di sedere di fianco a me durante lo svolgimento di qualche partita di calcio..magari anche allo stadio.. ecco voi sì che potete capire a quale enorme tortura sono stato sottoposto per quei dolorosissimi 90 minuti.

Partiamo abbastanza bene per i primi 15 minuti con Di Natale che sembra in forma (voto=6 adesso tutti diranno che è tutta colpa sua e verrà sacrificato al miglior Del Piero degli ultimi 12 anni (cit.) però per me non ha fatto male.Utile) e un Toni approssimativo che potrebbe far male con un colpo di tesa spedito malamente fuori ( voto=5,5 troppi gol sbagliati, vabbè viene lasciato più solo di un appestato la davanti ma pesano come macigni le sue imprecisioni davanti al portiere.Isolato).

Finisce la prima birra e quasi in contemporanea gli olandesi cominciano a macinare gioco. Mi dico che probabilmente basta aprirne un’altra per tornare a dominare ed invece nel giro di un paio di minuti Van Nistelrooy ( VNR n.d.r.) ha due clamorose palle gol , prima tutto solo davanti a Buffon non riesce a concludere, poi viene anticipato di testa da Materazzi all’ultimo secondo utile ( voto = 5 i tatuaggi lo stanno appesantendo.. senza Cannavaro li in mezzo è dura anche per Matrix. Nervoso).

Le prime imprecazioni cominciano a risuonare nel cervelletto ma ho ancora il controllo della mia lingua ed evito che la piccola venga a conoscere alcuni termini che nemmeno gli scaricatori del porto di Genova usano se non in occasioni speciali. Nemmeno il tempo di congratularmi mentalmente per l’ottima prova di maturità dimostrata che passano loro.

Come è andata dovreste saperlo…Buffon sbaglia uscita e travolge Panucci che resta mezzo morto 5 metri fuori dal campo, uno di loro tira e VNR insacca in posizione di fuorigioco che vedrebbero anche Ray Charles e Andrea Bocelli assieme.

Il primo che mi viene a citare quella puttanata di regola per cui questo sarebbe un gol valido sappiate che fa una brutta fine. Quasi più brutta di quella che farei fare a “quella merda gialla che correva con la bandierina su è giù per la riga laterale” ( cit. di uno dei 5 alla fine del primo tempo)

“Dove cazzo sta lo spirito del gioco in quella cazzo di regola? Ma porcatroiamerda ditemi voi se non è da annullare quel fottuto gol.” Questo è quello che avrei voluto dire, anzi urlare, rivedendo i mille replay di mamma Rai ma l’unica cosa che mi è uscita dalla bocca è stata : perché?

Ci buttiamo subito in avanti e la birra non è più la seconda, che portava chiaramente sfiga, ma è stata sostituita dalla terza. Conquistiamo un calcio d’angolo e all’unisono dal divano si alza il coro apotropaico che ci ha dato mille soddisfazioni “ma dai..noi su corner non segniamo mai”…e anche questa volta come sempre non segniamo..ma solo perché sulla linea salva un Oranje che, oltre a liberare, si mette anche in testa di lanciare un contropiede della madonna che con 3 passaggi fatti come dio comanda li porta a segnare...è vero che davanti sembrava avessero la difesa dell’Hellas degli ultimi 2 anni però diamogli il merito per la bellissima azione tutta di prima.

Nemmeno il tempo di vedere il primo replay che il mio amico azzarda “Gol sbagliato gol subito..” venendo eletto all’unanimità “grolla” della serata e da li in poi la colpa di qualsiasi passaggio sbagliato viene automaticamente scaricata su di lui che per difendersi non può far altro che buttarsi sulla birra. Come se ne avesse bisogno.



Appena prima della fine del primo tempo Di Natale gira una palla da posizione invitante ma nonostante fosse coperto da un compagno e fosse decisamente buio il pennellone Van Der Sar si accartoccia e para evitando che l’inerzia giri dalla nostra parte ( voto 8 = ma non era una pippa quando giocava in italia? E il tiro di Salas che l’ha consacrato come cesso di dimensioni cosmiche???Rigenerato..).

Altri due secondi e ancora VNR tutto solo in mezzo ai nostri centrali si mangia l’impossibile davanti a Buffon. Mai il duplice fischio è stato accolto con così tanta soddisfazione (voto alla fase difensiva 4 = a loro discolpa c’è da dire che sono poco difesi dai centrocampisti, i quali non capiscono mai dove sono le 3 mezze punte olandesi e permettono loro di fare qualsiasi cosa gli venga in mente.Bocciati).

Parte il toto sostituzione e la maggioranza si esprime per il talento di bari vecchia che sta correndo lentamente lungo la linea laterale da almeno un quarto d’ora.

Io sostengo che l’unico da far entrare è De Rossi ( vabbè anche pera me lo ricorda ogni 30 secondi via sms..) visto che il centrocampo della squadra campione del mondo pare decisamente sulle gambe, giusto per usare un eufemismo e non scrivere le solite parolacce. Gattuso è appena sufficiente mentre Ambrosiani veramente male (voto=4 tutti noi lo preferiamo quando invita i cugini ad infilarsi cose particolari dove non batte il sole, in campo largo ad altri grazie mille che passi il suo tempo a confezionare altri 2 aste così divertenti. Inutili e Dannosi )



Donadoni la pensa diversamente dagli altri 55 milioni di commissari tecnici che stanno davanti alla tv e decide che è il caso di non toccare niente. Anzi la prima mossa che gli viene in mente è quella di togliere Materazzi per Grosso spostando Panucci al centro della difesa ( voto 5= spinge pochissimo nel primo tempo e anche quando passa centrale non sembra al meglio. Un turno di riposo la prossima partita potrebbe fargli più che bene. Sarà la presenza della fidanzata ex di Cassano a renderlo così deficitario sul piano fisico o l’età pari a quella di Matusalemme?Arrogante)



Il loro possesso palla ci irretisce e se le gambe non girano il pressing portato dai centrocampisti perde subito d’efficacia. Non ci siamo proprio.

Lo scoramento, oltre che i nostri giocatori, sembra prendere anche i 5 alcolizzati sul divano che temono per la fine anticipata della birra, subito smentita da un provvidenziale viaggio nella zona frigo, ma ci pensa sempre il mister a spegnere i facili entusiasmi, dentro Del Piero e fuori Di Natale.

3/5 dei presenti si trattiene a fatica dall’ infamare anche la terza generazione del ct. per il cambio che non vede coinvolto Cassano mentre gli altri 2 sbroccano in un mett’a Cassano di biscardiana memoria condito da vari insulti irripetibili..il tutto urlato ad un livello sonoro che un concerto di Vasco Rossi a San Siro gli fa una pippa.









Seguono momenti di panico mentre il padrone di casa tenta di non fare un infarto e la dolce consorte allontana in fretta e furia l’erede che gioca tranquilla con il bambolotto preferito del tutto ignara della tragedia che sta avvenendo a pochi passi da lei.

In nostro soccorso arriva però il butterato di Bari-vecchia (voto 6 = sembra che stia troppo sulle sue per non fare casini e dimostrare che non è più quello di una volta. Così facendo però non esprime tutto il potenziale che avrebbe nei piedi. Quasi quasi c’è da augurarsi che sbrocchi in modo da averlo al 100%. Limitato ) che, entrato al posto di Camoranesi, ( voto=5 fumoso come mai nella sua carriera italiana..inutile, fastidioso e argentino. Che cazzo ci fa ancora nella rosa della nazionale italiana? Straniero) scodella un pallone delizioso per l’emigrato in terra di Germania. Mentre tutti si apprestano ad esultare questo spara alto mettendo fine alle nostre residue speranze di rimonta.

La grolla tenta di sollevare il morale alla truppa “ tranquilli c’è tempo..giocando così almeno uno si fa.” Gli altri e il sottoscritto sentita questa ultima esternazione cominciamo la fase del bere per dimenticare tipica di chi l’ha data completamente su.

Con l’ultimo sprazzo di lucidità avviso l’avvocato patavino che non ha potuto vedere la partita. Nello stile tipico del ragionier Fantozzi é incastrato nei festeggiamenti del compleanno della capa. Niente corazzata ma non credo si sia divertito molto. O forse si è divertito più di noi pirla davanti alla tv....

Arriviamo altre due volte davanti a VDS ma per stasera non c’è niente da fare.

Loro corrono come fossero ancora sullo 0-0 e a 10 minuti dalla fine Barzagli concede a Van Bronckhorst il 3-0 sull'assist del solito Kuyt ( voto=5 malino in tutto, non ricordo una singola giocata positiva.. sarà colpa sua o dell’alcool? Chissà come l’han presa bene la partita di ieri i dirigenti della Volkswagen visto quello che hanno deciso di sganciargli per un po’ dei prossimi anni. Ricco Emigrante ).

Comincia così la litania del disfattismo italiota, due giorni di tg e giornali che parlano di squadra al bivio, di europeo compromesso, di partita da ultima spiaggia, di allenatore da cacciare quando l’unica cosa da fare è rimboccarsi le maniche per battere rumeni e galletti.

Provando a fare un bilancio della prima partita se guardo il bicchiere mezzo pieno penso che nelle partite difficili di solito tiriamo fuori il meglio di noi se invece mi concentro su quello mezzo vuoto vedo che agli Europei il più delle volte facciamo discretamente schifo.

Mentre ripenso a quale dei due bicchieri è meglio scegliere mi scolo l’ultima birra rimasta in frigo dalla partita e mando affanculo le grolle e gli olandesi.

Ps: vista come è andata la prima adesso è assolutamente imperativo cambiare luogo di ritrovo e visione. La collega ha deciso di mettere gentilmente a disposizione la sua casa, vista la vicinanza e anche in funzione dell’orario di inizio decisamente fastidioso e la soluzione è ampiamente apprezzata dal vostro redattore quindi mentre concludo queste righe sono in procinto di partire.. speriamo vada tutto bene. In tutti i sensi...

Stay tuned.

MotoGP - Round #7

Lo sappiamo, siamo in ritardo, del resto il mondo non è fatto solo di corse in moto. Ci sono anche il tennis e gli europei di calcio, le Finals Nba i temporali, il lavoro, la famiglia e i telecronisti RAI, che tutti trovano scadenti tranne i loro direttori. Pazienza. La chicca è stata aggiungere Salvatore Bagni (a sinistra): una sentenza. Dicevamo del ritardo: troppi eventi da seguire, solo domenica oltre alla MotoGP, un monologo dall'inizio alla fine sia in testa che in coda (Pedrosa davanti, Melandri dietro), abbiamo rivisto il Nadal Re del rosso dei tempi migliori (cioè il suo standard quando è in forma, perché non è che abbia 80 anni eh...), forse mai così in forma sul suolo del Roland Garros.

Inoltre siamo stati sommersi da lettere che chiedevano di parlare di Euro 2008 perché, anche se non si vuole seguire il calcio, questi eventi sono imperdibili. Ci proveremo. Tra l'altro il vantaggio di scrivere in ritardo è quello di aver visto che la Spagna, mia personale favorita nella competizione calciofila continentale, ha festeggiato con un roboante 4-1 l'esordio in Coppa Europa, completando così il magico tris di iberico della settimana, con ciliegina sulla torta quel Pau Gasol cha, anche se non in gran forma, è andato sul 1-2 coi Lakers in Gara 3 nella prima casalinga contro Boston.

Insomma, ci stiamo divertendo. Nell'estate che chiude i palinsesti TV (non si è mai capito perché in Italia tutti si debba andare in ferie in agosto e, tanto più, per quale strano motivo la televisione venga spenta da giugno a settembre come se Antonella "il coccodrillo come fa" Clerici (a sinistra senza coccodrillo... a occhio), per citarne una, avesse bisogno di più mesi di riposo di un minatore. Non solo belle notizie però: a farci sorridere il ritorno a punti di Marco Melandri, 5, il quale spende tutto per esaltarsi in una bellissima gara che lo spinge in rimonta fino al decimo posto (con tre avversari caduti e uno squalificato). A parte gli scherzi, il buon Marco è simpatico e bravo, ha solo fatto una scelta azzardata che molti sapevano non avrebbe pagato, non con lui. La sta pagando e rischia la carriera, potrebbe rinascere la Procton, giusto per far sì che anche lui abbia due ruote sotto il culo il prossimo anno.

Non solo belle notizie, dicevamo: l'Italia agli europei è partita malissimo, "non ci sono più le 4 stagioni" nel 2008 vuol dire che è un perenne autunno grigio e tempestoso, Sarkozy è già stufo della Bruni e la mollerà per una giornalista biondina così gli italiani torneranno a stare sul cazzo a tutti oltralpe senza più avere difese ufficiali direttamente dall'Eliseo, abbiamo rischiato una catastrofe nucleare in Slovenia (lì, dietro l'angolo, non in Cina), Polonia e Ucraina non riusciranno a ospitare i prossimi europei e il giocatore più apprezzato l'altra sera è stato Grosso. Un disastro. Ma la notizia peggiore è purtroppo un lutto: l'elettroencefalogramma è risultato piatto per il decimo anno consecutivo e per Guido Meda è stata dichiarata ufficialmente la morte cerebrale anche dall'ultima equipe medica in visita, giunta direttamente da Canberra.

Pedrosa - voto 10
Indovinate cosa avrebbero detto gli ultras pesaresi se su quella moto ci fosse stato Valentino Rossi... facile no? Invece per il Pedro, ormai più simpatico dei soli Alonso e Gibernau per quel che riguarda il popolo spagnolo, domina alla grande dimostrando di essere un pilota favoloso quando la moto non ha il raffreddore. Un dominio che lo stesso Rossi, in grande forma, non avrebbe contrastato per 25 giri nemmeno partendo secondo. Ha ragione Luchinelli (ma io lo dico da prima), non è un gladiatore, non è uno da grinta pura nel mucchio, ma se può fare la corsa la fa alla grande, non come...

Hayden - voto 4
... il suo compagno di squadra. I primi anni in carriera nella Classe Regina, all'ombra di Rossi, erano serviti all'americano per fare esperienza, dimostrarsi pilota sicuro, dai pochi fronzoli e dai pochissimi errori. Non veloce, non fenomenale, non un pilota tipicamente aggressivo come piacciono negli USA da cui è arrivata e continua ad arrivare gente con le palle quadrate, ma un gregario sicuro. Il mondiale vinto avrebbe dovuto dargli certezze... se lo è divorato. La Honda non lo aiutava quando era in corsa per il titolo, figuriamoci oggi che se la gioca con Nakano e Capirossi, ma lo yankee che avrebbe dovuto fare l'attore al posto di Keanu Reeves ci mette del suo ed è sempre peggio. Ottimo in prova, crolla senza orgoglio, senza lottare e senza dignità all'ottavo posto... e 4 piloti si fanno fuori da soli. Un martirio.
Rossi - voto 10
Ok, la rimonta è più esaltata che esaltante vista la supremazia del mezzo, ma Rossi ci ricorda di avere ancora la miglior staccata del mondiale e ne abusa un paio di volte sempre in fondo al rettilineo che tolse un mondiale a Capirossi (giustizia divina si direbbe). Ottimo anche tatticamente, favorisce il passaggio di Stoner, lo studia e lo passa lasciando troppi pochi giri, e troppi metri, per permettere all'australiano di recuperare. Il Patacca ha però ora solo 7 punti in più di Pedrosa e la Honda sembra stare piuttosto bene... che triste destino. Piangere di Meda e gli altri tifosi o della vittoria del tappo Pedro?

Stoner - voto 8,5
Bravo, perché la Ducati è tornata quella di un paio di anni fa, un cavallo imbizzarrito spesso ingestibile e che solo lui sembra poter portare in fondo. Riconquista la pole, prende il secondo podio di fila, torna sotto a un Lorenzo (voto 3 anche per la sfiga) giocandosi così un terzo posto che lo spagnolo non riesce a difendere vista l'incredibile passione per i tuffi.

Lorenzo - n.g.
Purtroppo uno dei 4 protagonisti del mondiale continua buttarsi a terra palesando una incredibile gioia nelle botte, i voli, gli incidenti, gli scontri. Più uno stuntman che un motociclista, da mandare a Hollywood con Hayden a fare da controfigura all'americano? Jackass.

Gibernau - voto 10
Per parlare del circuito, che a noi personalmente piace un sacco, col rettilineo stile pista di decollo, l'asfalto scosceso, le chicane che rallentano il minimo. E per ricordare il numero che lo spagnolo compì due anni fa, rischiando di ammazzare una dozzina di piloti perché non si era accorto che la sua moto (o il suo cervello) tirava a sinistra finendo per travolgere tutti al grido ormai storico di "porca puttana!" di Luchinelli. Bei tempi quelli di Eurosport, poco giornalistici, poco professionali, ma almeno non era tutto un "sul divano". Ma vacci tu sul divano, che cazzo vuoi da me?

Capirossi - i.d.u.v.
Cioè "inutile dare un voto". E' caduto, come due anni fa, scontrandosi con De Angelis al quale pare abbia poi rivolto ingiurie razziste ("Sammarinese di merda" la più gettonata, anche perché al grido di "evasore fiscale del cazzo" pare che De Angelis abbia risposto "No, guarda, San Marino è indipendente. Quelli che non pagano le tasse siete tu e Rossi"). Solo per ricordare che due anni fa quando Gibernau si immolò per la causa lui perse una gara per la caduta e ne corse un'altra menomato prendendo un solo punto e soffrendo come un cane. Perse il mondiale per meno di 30 punti, mentre tutti pensavano che l'ingiustizia del destino l'avesse subita Rossi. Fortuna che Bayliss, all'ultima prova, dominò dimostrando che il destino, tutto sommato, non è poi sempre così cieco. Vabbé, poi vinse Hayden, ma non è colpa nostra se non esistono i supereroi.

Dovizioso - voto 9
Sempre più idolo. Attendiamo il primo podio e di vederlo su una Honda competitiva. Coglioni (nel senso di attributi), classe (nel senso di bravura), velocità (nel senso di velocità): non manca niente, solo la moto adatta.

Melandri - who?

Uomo Inutile - voto 0
Si scorda di nuovo di dire al pubblico che i rally, in definitiva, fanno cagare e che dobbiamo stappare bottiglie per il rinnovo di Valentino in Yamaha. Certo a Mediaset stapperanno, perché senza Rossi la gente tornerà a fare i pic nic, almeno in Italia, sperando di incontrare Melandri per fare tante foto con lui. E' incredibile come questo giornalista renda simpatico perfino Civoli, abbia ucciso l'estro di Cereghini (che ormai gira a fari spenti, anche di notte) e di Luchinelli (che ha aumentato le dosi in misura drastica) e renda apprezzabile, al confronto, la conduzione di Franco Lauro di quell'incredibile aborto che è il programma post partita agli europei con Sandrino Mazzola e Marino Bartoletti (oh, dico, Bartoletti - e rido-, ma dove l'hanno ripescato il baffo? Giuro che ero convinto lavorasse ai servizi igienici di casa Fazio).

Guido Meda - vabbé dai, niente. Non si parla male di chi ha problemi seri.



Cervello di Guido Meda - RIP