mercoledì 26 agosto 2009

Il bomber del futuro

Con la partenza della Serie A siamo riusciti ad avere una gigantesca esclusiva che vi presentiamo.

Si chiama Angel Arthur Luiz Nazario Paulo Roberto Corrente ma tutto il mondo lo conosce come Angelinho. Cresciuto nella C1 brasialiana (la celebre Ciuninha) che tanti talenti ha regalato al mondo, è oggi pronto alla sfida con la Serie A italiana. Zingaro del calcio, cresciuto nella squadra della favela Angu Duro dove, su imbeccata di Leonardo, Ariedo Braida non se lo lasciò sfuggire mettendolo sotto contratto quando aveva solo 13 anni e già segnava un goal dopo l'altro.

Completo come Karl-Heinz Rummenigge, dotato di destro, sinistro, colpo di testa, potenza, fisico e acrobazia, ma con quell'aurea di fantasia tipica dei sudamericani che lo ha già reso il Pelè Bianco. Anche se bianco bianco non è, diciamo che è abbronzato. Non come Obama ma nemmeno bianco, ecco. Diversamente bianco potremmo dire.

Angelinho arriva in Italia a 19 anni, con già 746 goal da professionista alle spalle, un numero spaventoso che dimostra come, sin dalla tenera età, i vari campionati affrontati gli stessero stretti. Oggi, l'uomo con la fantasia di Maradona, le punizioni alla Zico, il codino alla Baggio, il fair play alla Edmundo e la simpatia alla Montero, giunge nella penisola, parcheggiato dal Milan al Bari per un anno di esperienza. E lui, all'esordio, è andato subito in goal con un magnifico colpo di tacco realizzato in tuffo carpiato col quale ha battuto il suo futuro compagno di nazionale, Julio Cesar.

E noi di ECT lo abbiamo pescato in esclusiva per voi nella sua prima intervista italiana. Intelligente e raffinato parla già 9 lingue, tra cui il dialetto barese e quello di Reggio Calabria, imparato nel viaggio da Rio de Janeiro a Milano grazie al suo compagno di posto.

Allora Agelinho, com'è stato esordire a San Siro?

Bello, tutto è andato abbastanza bene. Peccato non ci fosse molta gente, al campo della Favela Angu Duro venivano centomila persone anche per un'amichevole. Comunque bene.

Un buon pareggio, e con tuo goal per giunta.

Buono non direi, alla fine potevamo vincere. Peccato per quel goal sbagliato nel finale, mi avessero dato la palla...

Già, un peccato, ma un pareggio in casa dell'Inter è comunque un ottimo risultato.

Sì, è buono perché eravamo in trasferta e al ritorno loro verranno da noi. Era solo la prima di campionato e lo scudetto si deciderà alla fine.

Perché, pensi che il Bari possa lottare per lo scudetto?

Certo, se no che ci stiamo a fare? Mica si gioca per arrivare quarti o sesti o che ne so...

Ambizioso.

Realista.

Insomma... comunque si gioca per vincere sempre e comunque allora.

Certo, e per cosa, per pareggiare?

Beh, a volte...

No, no, io sono cresciuto con l'allenatore Roberto, quello che anni prima aveva allenato la grande New Team in Giappone. Da lui abbiamo imparato che si gioca per essere i numeri uno. Del resto il cartone era dedicato a Oliver Hutton, non a Bruce Harper. A nessuno è mai piaciuto Bruce.

E che vi insegnava Roberto, nel cartone sembrava molto equilibrato.

La fiction lo ha trasformato in senso buonista. Lui ci diceva che bisognava vincere sempre. Quando un mio compagno, a 8 anni, gli disse che il padre ripeteva sempre che “l'importante è partecipare” lui ci disse: “voltatevi e guardate la vostra favela. Guardate chi ci abita. Quella è gente che ha solo partecipato, volete finire così?” Fu molto educativo.

Ah... che fine ha fatto quel bambino? Si è convinto?

No, è morto di overdose di colla a 10 anni.

E Roberto?

Mai più sentito. A 10 anni ero già nelle mire di molti grandi team brasiliani. Ma non mi spostai subito, non avevo fretta di arricchirmi. Sono cresciuto giocando con una palla fatta di stracci su un campetto senza erba e non avevo i soldi per andare all'allenamento in autobus. Così mio padre faceva prostituire mia sorella di vent'anni per pagarmi il biglietto. La mandava dai turisti.

Accidenti, deve essere stata dura.

Per mia sorella penso di sì. Io non è che abbia setito molto.

Vuoi parlarci della tua famiglia? Hai altri fratelli, sorelle...

34 sorelle e 22 fratelli. Uno è morto l'anno scorso.

Accidenti mi spiace...

No, aveva 94 anni.

94? E tua madre?

104, lo ha partorito a 10 anni. Oggi si scola una bottiglia di Jack al giorno e un pacchetto di Lucky dopo l'altro.

La bella vita dopo il contratto del figlio?

Sì, quando ero minorenne e firmai con una squadra australiana, il Brisbane Roar, si tenne tutti i soldi. Ma io all'epoca non davo importanza ai soldi. Volevo solo giocare. Sai, essendo cresciuto palleggiando un pallone fatto di stracci, su campo senza erba e non avevo i soldi per andare all'allenamento in autobus. Così mio padre faceva prostituire mia sorella di ventitré anni per pagarmi il biglietto.

Ah, anche quella di 23?

Tutte, mio padre è morto ricco.

E tu?

Ero già in Australia, quando tornai in Brasile, accettai una lega inferiore per stare nel mio paese. Ho rischiato la carriera. Fortuna che è arrivato Arredo.

Ariedo. Ariedo Braida.

Lui, Arredo. Era con un certo Cesare Maldini, il fratello di Paolo, e all'epoca allenava il Paraguay. Ho subito capito che quei due andavano dallo stesso parrucchiere.

E così il Milan. Che oggi ti parcheggia a Bari nonostante la cessione di Kakà. Chi poteva soffiarti il posto? Giocare con Pato e Ronaldinho dietro alle punte non sarebbe stato ideale?

Per loro di sicuro. Inzaghi ormai è vecchio, Borriello non vale nulla anche se mi sarebbe piaciuto stare in squadra con lui.

Simpatico?

Non, per via dei festini, ho saputo quella storia sulla coca...

Veramente è stata una pomata. Cioè, la sua fidanzata usava una pomata, là, nelle parti intime insomma. Capisci?

Ah... ma usare il naso come tutti no?

Eh... ad ogni modo, torniamo al calcio. Sogni mai la nazionale?

Sì, mi piacerebbe vincere una Confederations Cup.

Un mondiale no?

No, livello basso, ha perso appeal. Squadre inutili, troppe.

Beh... anche in Confederations però, c'era l'Egitto...

Che ha battuto l'Italia. E poi per arrivarci devi comunque vincere qualcosa, non come al mondiale che vai là gratis. E dimentichiamo la Nuova Zelanda.

La Nuova Zelanda? E' andata piuttosto male.

Colpa di quell'uno-due iniziale con la Spagna, erano ancora freddi e un po' tesi. La Spagna è stata molto fortunata a segnare subito 4 goal, questo ha fatto saltare un po' tutti gli schemi. Se i neozelandesi avessero tenuto il pareggio fino all'89° poteva succedere di tutto. Il loro contropiede è micidiale.

Andiamo oltre... quindi i mondiali no insomma.

Li ho già vinti, nell'under 11, si giocò in Nepal e battemmo in finale le Isole Tonga.

Le Isole Tonga in finale?

Fino agli 11 sono tra i più forti al mondo, poi si perdono un po' per strada, si drogano e passano al rugby. A quei mondiali batterono l'Italia 4-1.

L'Italia ha fatto un mondiale under 11??? Io nemmeno sapevo esistesse un mondiale U11...

Certo, ma non sai proprio un cazzo eh! Ciava, Poli, Peretti, Trisciù, Cinaschi, Paloschi, Litbaschi, Brunello, Russetti, Chianti, Nardini. Arrivarono in semifinale.

Comunque. Saudade?

Si fottano.

Chi?

I miei familiari. Li ho mandati a stendere qui pezzenti, sempre a chiedere soldi.

Il giocatore brasiliano più forte di sempre?

Verrebbe da dire Tostão, ma sarei scontato. Renato.

Renato?

Sì, Renato "Gaùcho" Portaluppi.

In che squadra avresti voluto giocare in Italia?

Nel Napoli di Maradona.

Eh beh, palato fine. Chissà che roba in campo.

Eh, pensa che roba fuori dal campo... io per quello ci vorrei essere stato.

… e a livello mondiale?

Nel Torquay United del 1912, una grandissima squadra.

Ah... va beh... lasciamo stare. Qual è la tua posizione preferita in campo?

Gioco ovunque, decide il mister. Nel 2003 ho giocato tutto il girone di ritorno in porta, sono diventato capocannoniere e ho parato 9 rigori. In un'occasione ho respinto il tiro con la gamba e ho inflitto potenza al pallone che già l'avversario aveva calciato con una velocità intorno ai 150,7 km/h...

Addirittura ma...

...zitto cretino! Dicevo, ho respinto aggiungendo forza e ho spedito la palla nella rete avversaria. Un gran goal.

See... e magari hai bucato la rete e il muro.

Magari. Solo la rete. Dietro c'era un fotografo, è stato centrato in pieno viso. E' ancora in coma. Una fatalità.

Ma chi può crederci...

Come volete. Ho tutti i filmati a casa. Ho tutti i filmati dei 746 goal segnati, non come quel borghesuccio di Pelè che si aggiustava le partite. Maradona è mejo e Pelè, tiè!

Ma va, Diego ha pure rubato un mondiale con quel goal di mano.

Era di testa.

Era di che???

Di testa, che non l'hai visto?

Ma se c'è anche una foto evidentissima.

Evidente un tubo, nella foto la palla non è incollata al braccio. Poi quello è diventato il fotografo di Gascoigne, un idolo, avrei giocato volentieri con lui.

Averlo avuto a centrocampo non deve essere stato male.

Nemmeno al volante quando ti porta a vacche.

Va beh, senti, qua stiamo perdendo di vista l'obiettivo. Che è parlare di calcio e del tuo futuro...

Sì, sì, decide il mister, mi adeguo, sono a disposizione, segnerò 900 goal in tre anni, vinceremo la Champions League e il mondiale per club, Blatter è gay, Platini mi fa una pippa, mi daranno 7 palloni d'oro, tre d'argento, due di bronzo, ho già trombato 1694 donne, domattina scriverò un libro su di me, Adriano? Il mio compagno di stanza ideale, Mourinho? Lo rispetto, dice cose che non capisco e quindi non ci sto male, Mancini era meglio? Non credo, vista l'età è giusto che Mourinho alleni e Mancini giochi... oddio, è meglio se non gioca ma va bene lo stesso, la Juve? Squadra da battere, il Milan? Si pentirà di avermi prestato, la Roma? Spalletti non ha il parrucchiere di Arredo, Verona ha solo una squadra, vorrei vedere la moviola prima di giudicare, non credo alle plusvalenze, sì Moggi telefonò anche a me, da piccolo giocavo con la palla di stracci, sul campo senza erba e senza i soldi per pagarmi l'autobus e andare agli allenamenti e mio padre faceva prostituire mio fratello di 31 anni coi turisti gay, calciatori gay? Non ci credo, l'olocausto? Una invenzione della sinistra... anzi, no, le puttane di Canale 5 sono un'invenzione della sinistra, l'olocausto lo ha inventato Spielberg per farci un film...

Ok, basta basta... dicci almeno se hai un hobby sano.

Sì, il cinema.

Porno?

Ma che dici, sei scemo? Quello mica è cinema. Mi piace molto il cinema italiano, d'autore.

Finalmente! Fellini, De Sica, Antognoni?

No, Calà.

Chi?

Jerry Calà. Ho tutti i suoi film in dvd hd... molto belli e impegnati quelli degli anni 80, introspettivi. Un po' più leggeri ma davvero intelligenti gli ultimi, Vita Smeralda è un piccolo capolavoro.

Dvd HD... di Calà?

Sì, a Bari vecchia si trovano. Li ho presi da un tunisino da cui puoi fare anche la raccolta punti. =gni 5 dvd un punto, a 80 vinci un gommone, a 25 c'è un remo...

Tu che hai vinto?

I braccioli, per ora... 5 punti.

I braccioli?

Sì, non so nuotare.

Ma sei nato a venti metri dall'oceano.

E che cazzo ne so, io passavo le giornate a giocare con una palla di stracci... senza erba... autobus... prostituire... 27 anni...

Dedicato ai bidoni degli anni 80. Ci mancate.

martedì 11 agosto 2009

Trapasso, Mortensen e il caldo: tempo di preseason

Sarò colpa del caldo, sarà che ormai in sto blog o scrivo io o non scrive nessuno e ultimamente non scrive nessuno, sarà che quando hai la possibilità di caricare la partita scaricata in hd su una pennetta e vederla direttamente sul tuo televisore nuovissimo riesci a fare un sacco di cose in più, anche quelle che non avresti mai fatto...sarà quel che sarà della mia vita chi lo sa...insomma ho deciso di procurarmi, vedermi e commentare la prima partita della nuova stagione: Buffalo Bills vs. Tennessee Titans at Canton, Ohio, preseason.

Probabilmente è solo questione di astinenza (a sotto una diapositiva dell' astinenza del tifoso), ma alla fine usciamo dalla visione non delusi, il che di per sé è un fatto più che positivo per chi come me ha sempre mal sopportato le partite d' agosto e che per lo più si limita a leggere i recap sperando di non trovare notizie di infortuni che manderebbero a donnine di facili costumi la stagione (anche fanta-parlando). La curiosità in questa prima partita era tanto, gli osservati speciali erano 2/3, uno per ogni compagine: T.O. lato Bills, Vince Young lato Titans e vedere l' effetto che fa scoprire che affianco ad Al Michaels quando ad inizio partita allargano l' inquadratura non trovare più il faccione di John Madden; e questa è la prima cosa che scopriamo, la sensazione è strana e Collinsworth (il suo sostituto) ci stava già a pelle sulle palle quando commentava per la neonata NFL Network qui continua per quella strada, ma poco ci importa tanto non capiamo quello che dice e andiamo avanti: il secondo dato da rilevare è l' utilizzo delle maglie “vintage”, ci dicono dalla regia maglie atte a celebrare il cinquantennale della fondazione della AFL e che saranno riproposta in svariate partite quest' anno tra squadre che per l' appunto provengono da tale lega, i Titans ovviamente celebrano in quanto furono gli Houston Oilers e vedere quel traliccio petrolifero sui caschi ci riporta alla mente a quel football che non c' è più e che per certi versi abbiamo vissuto per poco tempo, giusto il tempo di cercare nella memoria quel football andato che dal nulla Trapasso ci riporta al presente, se non al futuro, un punter che segna un touchdown su corsa, cose per cui vale la pena stropicciarsi gli occhi 3 4 volte per capire cosa diavolo è accaduto, domanda che si pongono anche quei 3 4 difensori di Buffalo caduti nella finta, se il buon giorno si vede dal mattino.....

Potremmo perdere ore e ore, sprecare inchiostro su inchiostro a parlare di questa mirabolante finta e di questo Trapasso...che già il nome sarebbe sufficiente per aprire un dibattito, ma non c' è tempo, la preseason scorre veloce (contiene battuta....) a ritmi incalzanti.....e ringraziamo il buon dio che riusciamo ad arrivare al secondo drive della partita senza addormentarci per vedere così le prime azioni in maglia Buffalo del nuovo Terrell Owens, che probabilmente di nuovo non ha nulla...ma tant' è, Trent Edwards, che il telecronista definisce come il suo “new best friend”, lo cerca subito nelle prime azioni, due lanci in sua direzione, due ricezioni, due primi down, arrivederci alla prossima partita e grazie. Poi lo intervistano pure, gli chiedono un parere sul suo nuovo miglior amico cercando anche di fargli fare un paragone con i suoi vecchi migliori amici (Garcia, McNabb, Romo....) evidentemente di altra pasta tecnica, lui riesce (questa volta) a non cadere nel tranello, schiva bene la domanda, “stiamo cercando di trovare un buon feeling” o qualcosa del genere, troppo presto ancora per avere il titolo da prima pagina.

T.O. è sempre T.O., chi invece ci sorprende è Crumpler, boh...io non me lo ricordavo così...così...largo, sarà colpa del celestino Oilers, ma a parte la forma rotondeggiante l' ex Falcons sembra proprio quello di Atlanta, dopo un' annata non esaltante a Tennessee, da una buona mano a Collins per tirare su un paio di drive vincenti, prima di conquistare la sideline e lasciare spazio al figliol prodigo Vince Young: se il buongiorno si vede dal mattino, per il prodotto di Texas forse è meglio tornare a dormire; primo drive pieno di ruggine conclusosi con un intercetto, resto della partita in leggero miglioramento, anche con un bel TD di tocco, dove più che altro vanno evidenziati i meriti del ricevitore, tale Paul Williams, al terzo anno in NFL, con 2 ricezioni a referto...that's why we love preseason game.

Il resto della partita ha poco da commentare, si seguono con un occhio di riguardo i rookie: Cook, TE di tennessee, mette in mostra ottime doti in ricezione, Javon Ringer, sempre sponda Titans/Oilers corricchia per il campo, fa anche una bella corsa che però gli viene cancellata proprio da un holding del Cook di cui sopra; trova spazio per un drive anche Mortensen, figlio di quel Mortensen che spesso viene citato negli articoli di ESPN, essendone un giornalista. Con il babbo sugli spalti, il figliolo lancia un intercetto e se ne torna a sedere...il giorno in cui il figlio di Xavier Jacobelli sbaglierà un calcio di rigore torneremo a parlare di calcio.

Per ora è tutto....ovvio che non seguiremo tutte le partite di preseason, ma la stagione è alle porte...stay tuned, il tempo è maturo...