domenica 17 febbraio 2008

Daytona dal divano.

Finalmente ci siamo, si ricomincia a correre. L’altro giorno stavo pensando che gli appassionati degli altri sport americani come il football o il baseball, e quindi parlo anche di me stesso, potrebbero allegramente insultarmi per un inizio cosi’. Gia’ perché la NASCAR, acronimo che indica la categoria automobilistica piu’ popolare degli US, ha una offseason di soli due mesi, gli invernali dicembre e gennaio. Poi appunto si ricomincia di nuovo. Nulla in pratica rispetto ai sette mesi senza football o ai cinque senza baseball. Ma l’attesa sul divano si fa via via sempre piu’ frenetica per un motivo preciso: Daytona.

Negli altri sport i giocatori vogliono vincere il Super Bowl o le World Series oppure la Stanley Cup di hockey. Questi trofei rappresentano il sogno che ogni atleta di quegli sport desidera piu’ di ogni altra cosa. E soprattutto rappresentano la vittoria di un campionato. In uno sport motoristico come le stock car vincere un campionato è una questione lunga e non ha la stessa adrenalina che puo’ avere il touchdown di Burress a 35 secondi dalla fine, o magari un fuoricampo in gara 7 di World Series o un goal in overtime nella settima di Stanley Cup. La Daytona 500 è il vero Super Bowl delle auto.



Si sprecano ovviamente i pronostici su chi vincera’ la Grande Corsa Americana. Quest’anno la NASCAR Nation ha la possibilita’ di fare davvero festa grande. Il loro beniamino Dale Earnhardt Jr. è passato a guidare una delle macchine piu’ forti del lotto. Farebbe festa anche la NASCAR stessa. Un Dale Jr. di nuovo vincente farebbe schizzare gli ascolti tv alle stelle, visto che il dominio di Jimmie Johnson ha mandato un po’ in crisi gli indici e fatto un po’ sonnecchiare il popolo dei motori a stelle e strisce.

Ma con l’arrivo di Daytona ci si risveglia prontamente dal letargo. E non serve neppure aspettare la corsa. Ci pensano il sempre piu’ grasso Tony Stewart e il fratellone maggiore dei Busch, Kurt a farci divertire. Durante le prove libere Busch davanti finisce a muro, forse per un leggero tocco di Tony che gli stava incollato. Sul rettilineo successivo, all’ingresso della corsia box, fratello maggiore rifila tre sportellate al buon Tony, rifacendogli la fiancata della sua Toyota. Il buon Tony gli assesta poi un destro dietro le quinte nei garage. Cosi’ dice Radio Paddock. I due avevano gia’ dimostrato la loro solida amicizia nella 500 dello scorso anno.Che divertimento!

Dalle parti del Canada avrebbero potuto avere due ottimi motivi per sintonizzarsi sulla pista della Florida e seguire i 43 matti che si rincorrono lungo l’ovale. Ma Jacques Villeneuve e Patrick Carpentier non sono riusciti ad arrivare al grande evento. Il figlio del grande Gilles, ha perso il controllo della sua macchina come l’ultimo dei rookie, trascinando a muro anche l’incolpevole Stanton Barrett, stuntman di professione e pilota a tempo perso che cercava di raggiungere un sogno, mentre invece dalla faccia, una volta sceso dalla vettura, il ricco e campione di F1 Jacques sembrava avesse semplicemente perso una mano di briscola. La prossima volta va’. A Carpentier è esplosa una gomma a tre giri dalla fine della sua manche di qualificazione e tanti saluti. Oh Canada.

Il gringo colombiano, alias Juan Montoya, è passato quasi in incognito questa settimana, per uno della sua fama. Attenzione potrebbe anche centrare il malloppo grosso. E a Daytona si parla di un milione e mezzo di ex presidenti sonanti. So che nessuno arrivera’ mai sin qui a leggere, il fatto di vedere le auto girare sun un ovale annoia ai piu’. Provate per un istante a immaginarvi a un centimetro dal paraurti di chi vi precede, con un’altra macchina attaccata al vostro. A oltre 300 all’ora costantemente, non a passo d’uomo incolonnati in autostrada. E guardate che l’asfalto di Daytona non è un tavolo da biliardo come ci appare in televisione, tutt’altro. Gia’ la TV. La cara SKY quest’anno ci lascia all’acqua pare. Ieri guardavo la guida elettronica, quel cazzo di giornaletto, di cui hanno anche aumentato il prezzo tra l’altro, il nulla. Finisco con una dritta. Scommettete su Junior. Vincera’ lui. E l’America due settimane dopo aver festeggiato la caduta degli dei, festeggiera’ il suo idolo preferito.

4 commenti:

azazel ha detto...

capitolo scommesse :truzzo: : io quest' anno insisto ancora con i fratelli busch, ci credo. poi kurt è un vero duro :sportellate:

aLesAN ha detto...

Ma anche la Nascar aza...? Minchia, hai troppi impegni per i miei gusti... :D

azazel ha detto...

se non ho capito male....un busch è arrivato secondo anche quest' anno, è la maledizione :-(

punkish ha detto...

Gia', Kurt è arrivato secondo, aiutando il compagno Newman a vincere. In pratica ti ha preso in giro...