lunedì 4 maggio 2009

A che punto siamo? VOL. 1: NHL

Siamo un po' spariti, i nostri più assidui lettori se ne saranno accorti e saranno spariti anche loro, ma se ce l ha fatta Lance Armstrong a ritornare, non vedo perchè non ce la possiamo fare anche noi...

Dove eravamo rimasti? Uhm...la memoria non è granchè allora evitiamo di chiedercelo e vediamo dove siamo arrivati: Maggio, nel pieno dei playoff NBA ed NHL, nel pieno della offseason NFL e nel pieno delle polemiche che ruotano attorno Alex Rodriguez e al suo rapporto con il doping, una volta era solo antipatico, ora è anche disonesto e finto: dove stia la verità forse non lo sapremo mai, non sapremo mai il prezzo che dovrà pagare, come ancora non sappiamo nulla su Barry Bonds, dove il caso scoppiò qualche anno prima di questo; forse anche in America quando si tratta di combattere il doping si fanno “scrupoli” come nel resto del mondo.

Ma torniamo allo sport giocato, come si diceva in apertura, due delle maggiori leghe professionistiche in questo periodo dell' anno vedono il traguardo. Partiamo dalle 8 squadre che continuano a vagare per il ghiaccio in cerca di un disco nero: Detroit, Chicago, Vancouver e Anaheim ad Ovest; Washington, Boston, Pittsburgh e Carolina ad Est. Come la squadra dell' Illinois e quella del Michigan possano essere considerate dell' Ovest ancora oggi è una cosa che ci sfugge (vedi cartina), ma non è l' unica cosa che ci sfugge di questo sport e quindi andiamo avanti.


Va detto però, senza cadere nei soliti stereotipi nei quali peraltro siamo già caduti, che dopo i playoff NFL, quelli dell' hockey sono quelli che raggiungono picchi più alti di tensione, di fisicità e di passione. Pur restando tra le 4 leghe professionistiche (no....non contiamo la MLS....) quella forse meno seguita, quando arriva aprile/maggio, basta vedere una partita giocata a Pittsburgh o a Montreal per capire la passione e lo spirito maschio che naviga attorno alla ricerca spasmodica del puck inframmezzata da botte assurde.

Quest' anno, ancora più dell' anno scorso, sembra che ci sia una squadra sola al comando: Detroit quando arriva la postseason eleva il suo livello di gioco che ormai da 2 anni a questa parte sembra essere proibitivo per tutti; il contrario di quello che fa San Jose, così bella durante le 82 partite di regular season e così molle come neve al sole nelle partite che poi decidono chi è veramente il più forte: 53 vittorie in stagione regolare, nessuno meglio di loro, poi 4 sconfitte in 6 partite contro i Ducks di Anaheim e tutti a godersi il sole della California, come l' anno scorso, come l' anno prima (cit.), un po' come la Dallas baskettara.....i classici termosifoni che quando arriva primavera si spengono, ma di loro parleremo più tardi, ora torniamo a parlare di chi ancora sta pattinando: dicevamo dei Red Wings, campioni uscenti che peraltro non hanno nessuna intenzione di uscire, un primo turno a spiegare hockey ai Columbus dove il fenomeno Voracek (personale pallino di chi vi scrive) e il peggior portiere ad aver vinto 2 Stanley Cup (Osgood, goolie di Detroit) nulla hanno potuto contro l' armata rossa guidata da Datsyuk, tecnicamente una passeggiata e almeno sulla carta anche il secondo turno non dovrebbe dare troppi grattacapi ai detentori del titolo, anche se dopo le prime due gare giocate nel Michigan si va in California sul punteggio di 1-1, con due partite molto tirate, la seconda addirittura decisa al terzo overtime e nella prima Lidstrom, il difensore capitano che già ha alzato al cielo la coppa, si era dovuto inventare doppio goleador con la segnatura decisiva arrivata a 50 secondi dalla fine per scongiurare i supplementari. Detroit fa più gioco, crea più occasioni, ma sinora non è mai riuscita a scrollarsi di dosso questi Ducks e sino a quando Hiller (il portiere dei californiani) continuerà ad avere queste cifre allora noi continueremo ad avere una serie equilibrata.

L' altra partita si presentava invece molto più combattuta: i Blackhawks rappresentano la novità, una squadra tanto inesperta e giovane quanto talentuosa, pur essendo tra le 6 squadre che hanno fondato la NHL, sono ormai anni che la squadra di Chicago stenta a raggiungere certi livelli: 7 anni fa l' ultima partecipazione ai playoff, 13 anni fa l' ultima serie vinta e roba di 48 anni fa l' ultima delle 3 stanley cup conquistate. Ma ora la musica sembra essere veramente cambiata, probabilmente non sarà questo l' anno per azzerare il contatore arrivato a 48, ma quando la tua stella e uno dei giocatori più talentuosi della Lega ha 20 anni allora puoi guardare con fiducia al futuro, senza disperarti troppo se la vittoria finale non arriva nel presente. Il giovane fenomeno Kane e il veterano Havlat, che a 28 anni è quasi praticamente il più vecchio a roster, dovranno trovare il modo per trafiggere Luongo, probabilmente il miglior portiere tra quelli che restano ancora in ballo e non solo. E con Luongo arriviamo ai Canucks che hanno sulle spalle la responsabilità di un Paese intero: per uno statunitense l' hockey può essere una passione, per un canadese l' hockey è la religione e sono 14 anni che la coppa manca da “casa” dal 1994 nessuna squadra canadese ha vinto il campionato, per avere un' ordine di idee più preciso nei 14 anni che vanno dal 1980 al 1993, per 8 volte il trofeo è andato in Canada (5 Edmonton, 2 Montreal, 1 Calgary), Vancouver peraltro non l' ha mai vinta e la strada sembra ancora lunga e difficile se si considera che dopo una brillante prima parte di gara1, poi Chicago è entrato un po' sottopelle ai canadesi che ora sembrano aver perso i favori del pronostico e l' inerzia della serie che continuerà nell' Illinois sul punteggio di 1-1 (per i soli parziali Kane già a quota 3 goals nelle prime due partite).

L' equilibrio è il liet-motiv di questo secondo turno, dopo che nel primo turno ben 2 serie erano arrivate a gara 7, 2 gare peraltro decise negli ultimi minuti se non negli ultimi secondi (Brodeur si starà ancora chiedendo come sia potuto succedere....). Ad Est in effetti manca il favorito unico, potrebbe essere Boston, squadra solida quella dei Bruins che però a sorpresa, dopo aver dominato gara 1 finita 4-1, hanno preso una discreta lezione in gara2, 3-0 secco a favore di una compagine, i Carolina Hurricanes, che da Marzo in avanti non conosce altro che la parola “vittoria” (13-1-2 per concludere la regular season, se si tolgono le due sconfitte nelle ultime due partite), sono entrati in gran carriera nel mese dei playoff, erano sotto a 1.40 dalla fine di gara7, prima di segnare 2 gol in 100 secondi che hanno fatto saltare il banco dei Devils.

Poi c' è La Serie.

A 4 anni dal lockout del 2004/2005 che fece saltare l' intera stagione, chi tira i fili della NHL non poteva sperare di meglio: Ovechkin vs Crosby a livello di immagine, di talento, di interesse e il duello che più di tutti può far tornare a puntare i riflettori sull' hockey. È lo scontro che più di tutti accende la fantasia del tifoso: il russo, 23 anni, c' ha messo poco per conquistare la Lega: l' anno scorso ne avevamo celebrato l' exploit di 65 gol in una stagione, quest' anno si è fermato “solo” a 56, aumentando però considerevolmente il numero degli assist e soprattutto guidando la sua squadra a vincere finalmente una serie di playoff (evitando quindi di essere il Tracy McGrady del puck.....ma di questo parleremo in seguito). La rivalità con Sidney Crosby peraltro non è solo mediatica (come per certi versi sono quelle tra Lebron James e Anthony e/o Wade in NBA), ma tra i due d' è una vera antipatia, per essere eufemistici. Il giocatore dei Penguins dal canto suo farà meno goals, ma è più uomo squadra e il talento offensivo in generale di Pittsburgh è talmente elevato che è infantile farne una solo questione di numeri accumulati. Il primo round è andato già in scena e in nottata andrà in onda il secondo: i Capitals hanno difeso il fattore campo, ora vediamo se riusciranno ad invertire il trend statistico di tutte queste serie di secondo turno in cui gara1 è andata ai padroni di casa e gara 2 agli ospiti, sulla carta questa dovrebbe essere la serie più equilibrata tra le 4, due attacchi immensi a fronte di 2 difese molto rivedibili, alla fine la differenza potrebbero farla i portieri: Fleury di PIT non è mai stato il top dei top, Varlamov di WAS è entrato titolare dopo le prime due sconfitte nelle prime due partite del primo turno e pur rendendosi protagonista di qualche brutta svista, figlia magari di una certa inesperienza, ha saputo invertire l' inerzia di una squadra che sembrava alle corde sullo 0-2 pesante (2 sconfitte in casa) contro i Rangers; il goalie dei Capitals non ha però mostrato nessun segno di emozione alla sua prima gara7 e soprattutto si è evoluto in un salvataggio mostruoso in gara1 contro i Pens che rischia di essere la miglior parata dei playoff (doesn't get any better than that....). Pittsburgh peraltro ha scherzato con il fuoco durante la RS, acciuffando i playoff solo con una accelerata finale, che ora però gli costa il fattore campo in questa delicatissima sfida.

Insomma, ricapitolando: Vancouver l' aspetta da sempre (94 anni fa, non erano Canucks e soprattutto non esisteva l' NHL come la conosciamo ora), Washington idem, Chicago da 48 anni, Pittsburgh da 17....Carolina, Anaheim e Detroit hanno vinto le ultime 3, dopo il lock-out, ma fame o non fame continueranno a picchiarsi come dei fabbri, continueranno a farsi crescere la barba e a lottare per ogni singolo rimbalzo di questo puck che continuiamo a non vedere ma che stiamo iniziando ad apprezzare, perchè the cup changes everything.


PS. diamo al russo quel che è del russo: le sue previsioni sono andate mooolto bene, inspiegabilmente; ad est 7/8, sbagliata solo una deludente Tampa, preferita a Carolina, Florida outsider è stata nei primi 8 sino a poche partite dalla fine, ad ovest 6/8, sbagliate Dallas ed Edmonton....va a finire che è veramente esperto nhl....

4 commenti:

angyair ha detto...

Da inesperto vorrei lasciare il mio commento tecnico: fanculo gli Sharks! :paper:

Domanda tecnica per il russo: perché i telecronisti dell'hockey gridano sempre come assatanati? :D

azazel ha detto...

mi snobba anche il russo :-(

therussianrocket ha detto...

ci sono ci sono. prima fatemi leggere pero :D

Gino Spago ha detto...

le previsioni del russo le ha copiate da bure...come sempre! :D