lunedì 29 settembre 2008

MotoGP - Round #15

Il mondiale è finito. Mancano tre gare ma è finito. Mancano tre gare di cui due a orari pessimi, come quella di ieri, e nessun uomo sano di mente si alzerà mai alle 6.30 della domenica mattina per vedere una gara senza un vero senso significato. Neanch fossimo Testimoni di Jeova.
A meno che non siate tifosi di Rossi e abbiate voluto festeggiare l'evento in diretta. "Scusate il ritardo"... non fosse che non ce l'abbiamo con lui risponderemmo che "tranquillo, non ti aspettavamo. Potevi tardare un altro po'". Ma il campione è il campione, e uno non può attaccarsi a Meda per ogni problema del pianeta. Anche quest'anno è finita, vedremo come seguire le prossime pagelle e, soprattutto, vi invitiamo alla lettura del pagellone finale. Un appuntamento da non perdere in edicola, insieme al calendario 2009 di Loris Reggiani in nudo integrale, a fine novembre.



Rossi - voto 10
Ha vinto il più forte. E' tornato lui, quello che conoscevamo quello che, seppure ancora giovane, non sembrava più cannibale come quando era giovanissimo. E invece è ancora affamatissimo, tanto da non voler stare dietro a nessuno, anche quando non c'è bisogno di esagerare. Ha vinto guidando in modo fantastico per mesi, con il sole, la pioggia, in circuiti "vantaggiosi" e non. Ha vinto mettendoli in fila tutti, come ci aveva abituato per tutto l'inizio del nuovo millennio.

Casey Stoner ci ha messo del suo, tanto del suo, persino troppo. Ma per battere questo Valentino servono anni di gavetta e il titolo di campione del mondo in carica, per quanto pesante, non basta da solo. Bisogna essere come lui. Bravi, fortunati, veloci. E continui. Ma soprattutto affamati.

Gli altri non sono mai esistiti. E' esistito invece il solito mondo che lo circonda, che lo "copre", che tutto perdona e tutto crea. Ci è passato in mezzo anche Alberto Tomba, spacciato in ogni modo alla TV, ai suoi tempi, anche se tutti si erano accorti che la sua spontanea simpatia, la sua genuinità erano parte di un bagaglio tecnico mancante: il cervello.

E' stato così anche per Pantani, finché non lo si è voluto buttare giù dal trono. E' stato così per Schumacher e chissà per quanti altri. Ma per Rossi è "di più" anche questo. Perché si parte da un pubblico di ragazzini indemoniati e accecati dal tifo, si continua con una stampa sempre e comunque favorevole, telecronace dilettantistiche e faziose fino alla nausea, sponsor incredibilmente compiacenti anche quando non si fa il loro gioco come mai accaduto prima.

"Ha saputo vendere bene il suo personaggio" hanno detto in tanti, persino Biaggi che, a un certo punto, dovette ammettere i propri limiti di comunicabilità, dovuti anche a un improvviso oscuramento creato sempre da lui, da quel ragazzino che correva forte e sapeva essere sfrontato e un po' cafone. Eppure basterebbe poco, un po' di onestà per ammettere tante piccole sfumature, dall'illegalità di Laguna Seca, coperta con articoli e servizi su quanto belli e spettacolari fossero stati i primi ter giri all'errore di Assen che portò via polso e mezzo mondiale due anni fa, un errore coperto sulla stampa dalla pioggia. Come ammettere che i contatti televisivi sono talmente ricchi ora che c'è lui che, alla fine, perché dire sempre la verità? Perché mandare gente seria sul posto. Megli oassecondare: se lui è simpatico risulterà simpatico tutto quello che fa, qualsiasi buffonata ci si possa inventare, qualsiasi pezzente gli rifiliamo di fianco per parlare un po'.

Come ammettere che ogni tanto è stato più bravo qualcun altro. Come ammettere che lo scorso anno, di questi tempi, si parlava di rallie perché, questa MotoGP, era inguardabile. Sappiano lor signori che chi ama le corse in moto, chi si diverte dello spettacolo su due ruote, non ha bisogno di Valentino Rossi. Lo apprezza, lo rispetta, rimane a volte incantato dalla sua classe, ma non ne ha bisogno pèerché sa che la MotoGP c'era anche prima. E sappiano, sempre costoro, che il campionato di quest'anno è stato monotono più o meno quanto quello del 2007. Ma lor signori no, non lo sanno, perché ha vinto lui, quindi è tutto spettacolo. Show, risate, brindisi.

E chi esce dal coro, chi pensa che tutto ciò che circonda il Rossi motociclista (ma anche quello che non lo circonda, questa misteriosa e costante assenza di gossip, scandali e porcate che, da sempre ingiustamente, colpiscono prima o poi tutti coloro che hanno successo in Italia - vista la nostra "classe" giornalistica - è assai sospetta) sia enfatizzato e sponsorizzato a dismisura, cade nel torto, perché si fraintende il contestare il contorno con un'ammissione di mediocrità che mai c'è stata e mai ci sarà. Essere fuori dal coro, contestare, di tanto in tanto, tutto ciò che va oltre le oggettive qualità del campione, è spesso visto come un'assenza di obiettività, come una critica senza senso, da imbecilli.

Ma questo è ovvio se lo scudo lo levano sempre gli stessi, quelli che poi fanno di un campione, tra i più grandi di sempre (o il più grande, fate voi, a me 'ste cose interessano fino a mezzogiorno) un essere sovrannaturale perdendo di vista la realtà. E se vinvono gli altri è sempre culo, la moto, la gomma, il tempo, il mal di pancia. Un mondo a parte, certo, per un pilota che non fa elemento di paragone perché troppo superiore, ma al quale si riconoscono solo imprese e tutto ciò che fanno gli altri non esiste o è semplicemente fortuito. Perché se butti via un mondiale contro Nicky Hayden vien da dire che è tutto culo quello dell'americano, ma scrivere che hai sbagliato tu, clamorosamente tu, diventa davvero troppo difficile per questa banda di lacché che, tra le collinette del Mugello, assiepati fra i centomila tifosi, ha trovato gli opinionisti dell'era Rossi. Dieci per lui, zero, sempre e comunque, per quello che lo circonda, per quello che tentano di creare anche quando, a tratti, sembra che a lui freghi il giusto. Com'è giusto che sia pèerché lui corre per vincere, divertirsi e divertire. E spesso ci riesce, mentre il muro di cartone innalzato alle sue spalle è una cosa totlamente inutile.

Anche perché se lui è riuscito a vendere la propria immagine, prima di comprarla avremmo voluto sapere che dentro la confezione ci avremmo trovato anche il resto.

Quasi tutta spazzatura.

Gli altri - voto n.p.
Inseguono.

PS: sarebbe stato bene un bel "Immagini & Sport" visto il modo in cui abbiamo seguito il mondiale di quest'anno, ma era l'8° titolo, non una gran novità. Il nostro direttore avrebbe censurato. Lui non si allinea mai. E, soprattutto, non è in vendita.

6 commenti:

azazel ha detto...

bel pezzo china, veramente bel pezzo.
sempre meglio di andare ad intervistare rossi sull' argomento "i giovani e il lavoro"........

l' anno prossimo seguiamo i rally? :paper:

Anonimo ha detto...

Congratulazioni a Valentino :Vale8tto: per il suo stratosferico campionato.

Arrivederci al prossimo anno a Meda :vedoquellochevoglioio: visto che sembra che Eurosport perda la MotoGP :nopanic:

Ed infine complimenti all'articolosista (si dice così?), un vero pezzo con le palle, scritto bene e pieno di verità.

Teolandia ha detto...

Io esco un attimo dal coro, pur apprezzando sempre e comunque quello che scrive il China, dicendo: dopo un mondiale vinto correndo alla grande, dopo il record di Agostini, dopo una vittoria abbastanza netta, perchè parlare quasi esclusivamente del contorno?

Perchè non dimenticarsi del contorno e parlare di Rossi motociclista, punto, come si parla di Stoner motociclista, di Dovizioso motociclista, di Lorenzo motociclista?

Non è facile perchè il contorno oscura tanto, ma io credo che un minimo si possa farlo, sennò si rischia di stare tutti agli estremi, quelli che vedono solo il Dio Rossi e quelli che vedono solo Rossi+gli imbecilli che lo circondano.

angyair ha detto...

Riciclo questa bellissima battuta trovato su La Settimana Sportiva: "E con questo sono otto i titoli mondiali di Valentino Rossi. Dodici, contando ANCHE quelli che non ha dichiarato al Fisco".
Complimenti a Rossi, ha vinto meritando, anche se quest'anno non è stata colpa delle gomme.

aLesAN ha detto...

@teo: perché ECT esiste per la prima volta e si doveva parlare del resto. Esistesse da 8 anni ne avremmo già parlato e ci cureremmo solo di lui.

E il perché non si parla di lui come Stoner, Lorenzo e gli altri, appunto, dovresti chiederlo al mondo degli idioti che lo circonda.

therussianrocket ha detto...

Anche se notoriamente il motociclismo è uno sport di cui non mi frega un cazzo (cit.) ho sempre letto tutti gli articoli e visto che questo forse era l'ultimo pezzo di quest'anno faccio i complimenti al china!