mercoledì 22 ottobre 2008

[week 7] NFC > AFC ?

Dopo sette settimane, non si può più parlare della rondine che non fa primavera, dopo sette settimane, l' autunno è ormai inoltrato e le classifiche iniziano a darci i primi verdetti, e se i Titans a 3 vinte e 0 perse erano una sorpresa, ora a 6 vinte e sempre 0 perse sono una realtà, sorprendente quanto vi/ci pare, ma una realtà con la quale fare i conti: il calendario non è stata dei più difficili, bisogna pur ammetterlo, la seconda parte di stagione proporrà scontri più indicativi, ma in questa pazza NFL in cui tutti sembrano poter perdere da tutti, essere imbattuti a metà ottobre va al di là di qualsiasi schedule. Domenica Kansas City non ha impensierito praticamente mai i ragazzi di Fisher, che hanno passeggiato per un tranquillo pomeriggio soleggiato, nota saliente della partita il touchdown di LenDale White: chi l' ha mai visto giocare o anche solo camminare sa che stiamo parlando di una balenottera, il ragazzo distribuisce più o meno uniformemente i 100 e passa chili lungo un metro e ottanta centimetri di altezza, e per usare un eufemismo le sue doti velocistiche non sono il suo forte; ebbene, il nostro ha evoluito domenica in una stupenda....corsa per 80 (!!!) yards, ad un certo punto sulle 20 ha dato l' impressione di chiedere una tregua, ma ha tenuto duro fino in fondo, fino ad andarsi ad arenare nella endzone, il gesto atletico non è passato sotto traccia nemmeno tra i network americani che con fare goliardico sono andati a pescare il TD su ritorno da intercetto di 55 yards messo a segno la settimana scorsa da colui nato sotto il nome di Juqua Thomas, che da quest' anno si fa chiamare Juqua Parker, professione defensive end, tempo occorso per correre le ultime 50 yards: 6 secondi e 31, solo 53 centesimi più lento di uno che di mestiere farebbe il running back, e running non è una parola messa lì a caso....quando la stagione gira la vedi anche da queste piccole cose, lo stesso accade quando la stagione non gira, e sembra così per i Chiefs, per la seconda volta in 6 partite sono stati costretti a schierare 3 QB, come se la situazione non fosse giò disastrosa di suo e come se il primo QB fosse all' altezza del posto, anche questa domenica prima Croyle (colpito da Haynesworth al ginocchio), poi Huard (colpito da Jason Jones alla mano) e infine il già citato nelle settimane scorse Thigpen si sono adagiati dietro al centro, in attesa che la partita raggiungesse rapidamente il suo termine, così come Gonzalez (arrabbiato, invec no, ma forse sì per la mancata trade...) e soci non vedono l' ora che sia Gennaio, un' altra annata buttata in quel di Kansas City....

Insomma in questa settimana le “sorprese” hanno continuato a confermare il loro reale valore con le vittorie: Buffalo continua a vincere (5-1) e continua a battere formazioni che l' anno scorso erano approdate ai playoff: dopo Jacksonville e Seattle, è stata la volta di una San Diego favorita ad inizio anno, ma che sta incappando in più di una difficoltà. I Bills invece ritrovano Edwards e ritrovano “magicamente” la vittoria: partita in bilico sino alla fine, quando Kawika Mitchell ha messo la parola fine con un intercetto in endzone. Rivers, continua a pasticciare con il pallone, come San Diego continua a pasticciare in generale, il record di 3-4 sarebbe da panico in tante altre division, nella AFC West no...questo l' unico motivo per sorridere per i Chargers che nel frattempo sono volati a Londra per la partita di Wembley la prossima Domenica, dove troveranno dei Saints, anche loro in condizioni fisiche e mentali precarie.

Insomma il mondo dell' NFL sembra si sia capovolto e più passano le settimane più non sembra esserci alcuna intenzione di tornare a testa in su. Alle già citate San Diego e New Orleans, si aggiungono Indianapolis, New England, Dallas, Seattle, tutte squadre che dovevano dominare la loro division e non solo, che invece si trovano in brutte acque, sabbie mobili che lentamente li stanno inghiottendo, infortuni ma non solo, il gioco del football è un gioco dagli equilibri molto instabili e basta poco per perdere il ritmo, la concetrazione, l' amalgama nella giocata....quegli intagibles che tanto piacciono agli americani e che trovano un degno esempio nella situazione attuale della Lega.

Una curiosità che emerge nelle classifiche attuali è che questo periodo di estrema incertezza ha portato un riequilibrio delle forze: l' AFC ormai da anni era la conference con gli squadroni, il Championship dell' American era da tutto considerato il Super Bowl anticipato, chi usciva dall' NFC raccoglieva spesso le simpatie dei tifosi neutrali, il Davide che doveva batter Golia...l' istantanea che ne esce a circa metà stagione ci descrive una situazione diammetralmente opposta: escluse le attuali leader di divisio, in AFC una sola squadra ha il record sopra il 50%: i Patriots, pur privi di Brady, riesco a tener botta e aspettano, con il loro 4-2, che i delusi (SD, IND, JAX) arrivino di rincorsa per conquistare almeno una wild card. In NFC dietro alle prime invece sono ben 5 le squadre con un record positivo: Carolina, Atlanta, Green Bay, Washington, Dallas, tutte tra un 4-3 e un 5-2 che preannuncia una lotta per un posto in Gennaio che potrebbe fare vittime illustri.


MVP


Clinton Portis, mvp di settimana per chi vi scrive e probabilmente uno dei più seri candidati all' MVP stagionale, stando a quello che abbiamo visto sino ad ora. Le 175 yards di domenica sono la quarta prestazione consecutiva oltre le 100 yards, il ragazzo, che giova ricordare ha ancora soltanto 27 anni, viaggia da una media di un TD a partita, sempre tra le 20 e le 30 portate, grazie alle quali Jason Campbell può limitare gli errori e continuare la sua crescita...e se Washington vince sempre (o quasi) tutte le partite con lo scarto ridotto il merito è anche delle corse dell' ex Broncos, che tanto aiutano a gestire palla e cronometro, considerando anche il fatto che domenica è arrivato anche l' unico fumble della sua stagione sinora, fumble che peraltro ha riaperto una partita che sembrava ormai in ghiaccio.


PLAY OF THE WEEK


Un paio di settimane fa avevamo strabuzzato gli occhi per la ricezione di Booker, questa settimana è la volta di un' altra ricezione, la tecnica che non ti insegnano all' high-school, ma che ti fa vincere un Super Bowl: la tyree-tecnique ha fatto scuola, questa volta è stato Lee Evans ad aiutarsi con il casco per mantenere il controllo del football, mentre con i piedi danzava a 20 cm dalla banda bianca che divide i 6 punti dall' incompleto. Spettacolo allo stato puro

Non sarà il play of the week, ma ci teniamo a nominare Dan Orlovski: la settimana scorsa il nostro si era reso protagonista di una delle azioni più esilaranti di questo inizio di stagione, la passeggiata fuori dalla endzone, dalla parte sbagliata, aveva portato 2 punti agli avversari e lo scherno dell' america intera, che se non era per l' arbitro che aveva fischiato la fine dell' azione lui stava ancora correndo tra i seggiolini delle tribune. Nella vita sappiamo che non sempre la seconda chance ci viene concessa, a lui invece è andata bene, e già 7 giorni dopo si è trovato nella stessa situazione, ancora una volta spalle al muro, ancora una volta la pressione dei difensori che arriva, ancora una volta costretto a scappare, ancora una volta la tribuna con la scritta exit come facile via di uscita...ma questa volta no, questa volta Orlovski aveva studiato, non si è fatto concupire da quelle sirene che gli suggerivano di scappare via da quel campo così ostile a lui, ha combattuto contro le sue paure, ha lanciato ed ha completato!! Per la prima vittoria dei Lions c' è ancora da aspettare, ma ora a Detroit sanno che su Orlovski possono contare....forse.


L' EFFETTO SORPRESA


Ormai nel football, come per tutto il resto delle cose, non è più facile inventare qualcosa, ormai tutto è stato inventato e re-inventato. La moda del momento in NFL sembrava essere la Wildcat Formation, il direct snap diretto al RB con il QB schierato in posizione esterna, chi segue un po' il college football sa che questa non era di certo niente di nuovo, squadre come Arkansas negli ultimi anni (con Felix Jones e McFAdden) la usavano per l' 80% dei giochi e in generale era molto più usuale vederla giocare tra i ragazzi del college, piuttosto che tra i professionisti. Così che quando qualche settimana fa i Dolphins l' hanno rispolverata tra i pro, la curiosità degli appassionati è stata tanta, i Patriots come vittima sacrificale, subirono 4 TD in questo modo, ma non furono gli unici a rimanerci sorpresi (a lato una foto di Belichick al primo TD di Ronnie Brown nella partita giocata il 21 Settembre), gli stessi Patriots la settimana successiva la usarono, ormai orfani di Brady, per mandare in TD Faulk, e dopo il bye Miami continuò con buoni risultati, sia contro i Chargers sia contro i Texans (azioni di cui aveva già parlato nel pezzo della settimana scorsa Zabry) e poi....e poi sono arrivati i Ravens, l' effetto sorpresa ormai inizia a non essere più sorpresa e i guadagni della formazione sono iniziati a sparire: non hanno mai superato la linea di scrimmage...aspettiamo comunque con ansia la prossima di Miami, in attesa che Sparano apra ancora la borsa dei trucchi.



FOOTBALL DI SERIE Z(F)

Senza alcun indugio assegniamo il primo premio della settimana alla Società Elettrica di Buffalo, che con la gentile collaborazione di alcuni palloni aerostatici, ha offerto un bel blackout in due tempi presso il Ralph Wilson Stadium: niente “Luci a Marsiglia” perchè si giocava di giorno, in compenso la diretta della CBS ha avuto più minuti mancanti dei nastri del Watergate dopo gli editing di Richard “Tricky Dick” Nixon, gli inserzionisti ringraziano.

Mentre John Kasay continua la sua ricerca della perfect season viaggiando a 14/14 sui calci piazzati, suscitando l'interesse solo del kicker in questione, di un pubblico di suoi parenti e del sottoscritto, Kyle Masini e i suoi Bears stanno diventando garanzia di spettacolo per tutti, anche se la scena su questi (ingrati) schermi gliela rubano i ragazzi degli special team di Minnesota, facendo salvo solo il solito Longwell: signore e signori, andate a vedervi le alzate d'ingegno di Chris Kluwe e Charles Gordon, perchè è materiale di qualità. Il primo, non pago di aver pasticciato lo snap per il punt (peraltro dopo un ritual pre-calcio degno del marito pignolo in “Viaggi di Nozze” di Verdone, quello che si concentrava alcuni minuti onde avere una adeguata erezione) e aver fatto cadere la palla a terra, la recupera, tenta di ricalciarla colpendo però Craig Steltz e generando una carambola a favore di Garrett Wolfe, che deposita quindi in touchdown. Il secondo, sul calcio di Maynard, contro l'incombente Zack Bowman anziché chiamare Fair Catch prova a bloccare il killer, peccato che la palla gli rimbalzi su una spalla e finisca in EZ, dove il CB rookie poi vola per assicurarsi sei punti che dalle parti di Minneapolis ancora gridano vendetta.

Grida vendetta anche l'ennesima L dei Bengals, sconfitti dagli Steelers 10-38 di cui 21 nell'ultimo quarto: Fitzpatrick (sette sack subiti), poveretto, a fine partita più che un quarterback sembra Kimberly Franklin in The Gangbang Girl#32.


Restando in tema di gente che lo prende in quel posto, salutiamo Mike Nolan fresco di licenziamento da parte di San Francisco: con il suo addio si spera finisca anche la fissazione con J.T. O'Sullivan, sul quale basta la parola: il ventinovenne californiano, che ha debuttato come starter in NFL dopo sei anni di vagabondaggio tra panchine e practice team, è al momento affermato leader della lega in grandiose statistiche come intercetti subiti, sack sofferti e fumble concessi oltre che in quella non ufficiale di imprecazioni riprese in diretta dopo qualche vaccata. La perla dell'incontro coi Giants ce la offre però in partnership con Josh Morgan: siamo sulle 20 dei 49ers, parte l'azione, J.T. perde palla dopo una manata birichina di Tuck ma cadendo a terra sta per recuperarla; peccato che il volenteroso Gore, accorso per tentare di ricoprire, inciampi con un piede sull'ovale e lo spedisca nella end zone; il rookie con il #82, pur di allontanarla dalle grinfie di Bryan Kehl, si prende una safety sparando il pallone fuori campo.

(Du punt is megl' che seven)

Se è vero che lo stato di forma di una squadra si vede anche da chi ti mandano contro, a Indianapolis e Denver conviene iniziare a preoccuparsi: Adam Vinatieri si è fatto stoppare un FG da Johnny Jolly (nome che solo supereroi, mascotte pubblicitarie & attori di Adult Entertainment possono permettersi senza rischiare la fucilazione sommaria) e i Broncos hanno subito il 40-7 dai redivivi Patriots con una corsa di tale BenJarvous Green-Ellis (sic!).


Qualcuno tra di voi si ricorda delle gag sui DVD di Brees da far vedere a JaMarcus Russell o sul proibire la visione di Smallville a Janikowski? Dalle parti di Oakland qualcuno deve aver fatto la spia, perchè il giovanotto dietro il centro ha fatto una bella partita e il polacco l'ha chiusa ai supplementari mettendola da 57 yds. Non mi resta che continuare a malignare su Tom Cable. Se il match è finito all'OT, la colpa è del coach alla prima vittoria (16-13) che si è allineato alla seconda moda dell'anno in NFL: il timeout chiamato sul FG avversario sbagliato/stoppato che alla seconda battuta viene invece messo trai pali; per referenze chiedere di Coach Fox e Coach Wisenhunt, telefonare ore pasti.


Prometto solennemente di non parlarne più, perchè pure a me esce dalle orecchie, ma la Wildcat genera mostri: cosa diamine ci fa Favre (0 touchdown, 2 intercetti) in quella posizione?

(Soluzione non capovolta: fa come i quarterback di college sfigati che si presentano ai provini NFL come ricevitori sperando di rinviare il momento in cui dovranno trovarsi un lavoro serio.)


P.S.: Non una parola sui Cowboys, vorrei solo dare un consiglio a tutti i bambini che ci leggono: non fate le bamboline voodoo con i QB di Tampa Bay; può succedere che un giorno vi tocchi Brad Johnson al posto di Romo e allora vi rimorderà la coscienza perchè tutte le maledizioni inviate ai tempi in cui giocava con quei cialtroni rossastri si materializzano proprio ora che indossa la casacca dei vostri sogni.





Per questa settimana è tutto, domenica ECT invierà in loco alcuni inviati speciali per seguire la partita di Wembley, tra Saints e Chargers...l' NFL, quella vera, sbarca in Europa, noi saremo là per raccontarvi l' emozione di una partita di football dal vivo, non che quelle di flag ai miting siano di livello inferiore....spettacolo puro, anche lì.

9 commenti:

azazel ha detto...

pezzo non ancora completo, a breve verrà aggiunto l' angolo di zabry

:truzzo:

azazel ha detto...

ora è completo....buona lettura :truzzo:

Anonimo ha detto...

Sarebbe stato interessante, almeno per chi l'ascolta, una live from London :-)

cialtroni rossastri VS vaccari spero si dimostri un'interessante partita per testare i nostri sogni di gloria.

Buon viaggio!

azazel ha detto...

ahahahah sapevo l' avresti presa bene :-D zabry odia tampa..è una cosa insita dentro di lui!! :-)

Teolandia ha detto...

Ma quindi c'è anche Zabry a Londra?

angyair ha detto...

Ma chi è quel QB in maglia North Carolina nei filmati? Ad occhio mi sembra proprio forte. :truzzo:

ZabriskiFunk ha detto...

Londra? Magari :bisio:, Teo...La plebe sempre all'opra china, senza ideali (e senza QB soprattutto) in cui sperar(cit.)...

azazel ha detto...

zabry resta in italia a seguire le altre partite :-D

@angy: io sono rimasto impressionato dal 30 dei broncos.....

ZabriskiFunk ha detto...

Il che significa che dovrete sorbirvi "Football contaminato dalle cazzate II: l'attacco dei placekickers" :D