mercoledì 9 gennaio 2008

L'attaccante oriundo (della serie, non ho nulla da dire se non un deliro)

"Il calcio educhi all'onestà". Ma chi? Ma de che? come direbbero a Roma o zone limitrofe. La presentazione del nuovo attaccante della nazionale per i prossimi europei, un tedesco piuttosto avanti con gli anni che a quanto pare, sposando una ragazza italiana, ha ottenuto cittadinanza e la possibilità di cambiare il cognome in Benedetto, mi lascia basito. E poi vi dirò...

Benedetto. Forse il cognome della neo-moglie, non so. Ma poi XVI°, come sulle figurine Panini, dove c'erano Baresi I e Baresi II (e il mio babbo, lo ricordo bene, ha sempre sostenuto che il primo fosse meglio del secondo... quando il tifo rende ciechi...) o come Fontolan il quale, a sua volta come un monarca inglese, se non erro, portava un qualche numero romano dopo il cognome, senza che si sapesse chi fossero gli altri. Poi, con l'arrivo di Edi (o forse era Edy? Non era Ely o Eli comunque), io non facevo più raccolte di figurine, ma ci saranno certamente stati Baggio I e Baggio II.

Qui, come detto, si è a XVI. Dove giocano gli altri 15 (XV?). Forse una intera squadra di rugby? Forse allora hanno presentato il nuovo pilone della nazionale, e non il centravanti? E poi, a proposito di oriundi, Camoranesi è I, II o III? Finché non arriverà un fratello, magari nell'Ascoli, non lo sapremo mai. Grazie a Hugo (nella foto sfocata sotto), invece, scoprimmo che c'erano un Maradona I e un Maradona II anche se, probabilmente, sarebbe bastato scrivere Maradona, sotto la foto del numero 10 del Napoli, e Hugo sotto quella del mangia olive a tradimento.

Hanno mai fatto il DNA a Hugo? Secondo me no, sicuramente era un amico napoletano del Pibe de Oro tirato fuori da qualche localaccio di quelli che frequentavano Bagni e compagni (De Napoli no, lui pizza e a letto presto. Ciro invece non si accorse mai di nulla).

Chi lo dice che un post deve essere lungo? E bello? E sensato? E articolato?

Nessuno.
A parte gli scherzi, restando in tema religioso, che non volevo assolutamente dissacrare, le notizie che oggi mi han colpito di più (non è vero, ma nei blog si dice sempre così) sono state due, entrambe strettamente legate, anche se per motivi differenti, alla Romana Chiesa Cattolica. Che si chiama Romana, ma è straniera, nella Città del Vaticano, dove si parla il Latino e si paga in euro. Quando si paga. Ah, e le guardie sono svizzere, infatti la Banca Vaticana, o IOR, funziona da... dio. Ok, battuta scontata, ma se l'avesse fatta Benigni prima di sparare un po' di Divina Commedia punk version avreste riso.

Dicevamo, i due avvenimenti del giorno, finalmente due notizie che fan bene alla chiesa. La prima, che sarebbe poi la seconda in ordine di tempo, è l'arrivo in Italia del cardinal Milingo, atterrato a Roma insieme alla splendida moglie asiatica.

Milingo è stato vescovo, guaritore (!!!) ed esorcista (!!!!!!!!!), prima di entrare nella tremenda setta del Reverendo Moon, quello che organizzava matrimoni di massa decidendo chi dovesse diventare coniuge di chi. Ecco spiegato perché Milingo è finito con quella coreana di cui mi sfugge il nome. Ed ecco spiegato perché hanno cacciato Milingo dalla chiesa.

Chiesa che, almeno per una volta, fa miglior figura dell'Italia la quale manda Giancarlo Abete (nella foto d'epoca, sotto) dal Papa con tanto di maglietta azzurra, figurine Panini e striscione intitolato a Maradona II e Benedetto XVI. Come a dire "gli ultimi saranno i primi".

Cioè, il Vaticano si sbarazza di Milingo solo perché si è perso un attimo tra le braccia di un dolce e accogliente reverendo pagano e noi non riusciamo a liberarci, ad esempio, di Giancarlo Abete? Dai, questo ha fatto tre legislature, è fratello dell'ex presidente di Confindustriua, sponsorizzava con una delle aziende del suo gruppo il Totocalcio, ha fatto parte a sua volta della giunta di Confindustria, ha diretto la Lega di Serie C mollandola, a fine anni 90, sul lastrico, ha più inciuci di Provenzano, è della prima Repubblica e forse anche della prima Monarchia e noi lo mandiamo lì, come nulla fosse... e quell'altro gli dice "Il calcio educhi all'onestà".

Ma cosa vuoi che educhi? Ancora Abete ci sta. Per tacere del barese, se no ci chiudono il blog. Ma poi, Ratzi, la guarda un po' di TV? Ha idea della situazione politica, sociale e sportiva italiana? Davvero pensa che il calcio possa educare? Davvero pensa che Abete sia una soluzione? Davvero pensa che in Italia, alla luce di tutto e all'oscuro del troppo, "onestà" e "calcio" possano ancora coersistere in questi tremendi giorni? Ma poi, 'sto Abete è I o II. Va be', allora viva Milingo e viva il reverendo Moon. E anche Warren Moon, quarterback. A proposito di quarterback.

Questo è Jeff Garcia, che fa il quarterback di football americano.














Questa è la moglie di Garcia che fa quello che deve fare.
















Se avessimo mandato Garcia da Moon avrebbe sposato un piccola e tracagnotta coreana, mentre Milingo si spupazzerebbe tanto ben di dio? Ma, soprattutto, mandassimo oggi Garcia dal Papa, con la moglie, lui cosa direbbe? "Il calcio educhi, ma il quarterback trombi?"

E pensare che qualcuno sospettava fosse gay. Garcia I. Che giocatore. Che moglie.

Il calcio educhi.

Tua sorella.

7 commenti:

Anonimo ha detto...

fantastico!

azazel ha detto...

ahahahahahah sto svenendo!!! ti chiamerei a casa in questo momento per farti i complimenti, se non rischiassi di svegliare l' Alice!

haahahahh veramente favoloso, comunque, finchè non ho letto, quello della prima foto sembrava proprio baggio I, vuoi vedere che Baggio I e Maradona II erano la stessa persona...

:mangiaolive:
:ciro:
:garciaricchione:

therussianrocket ha detto...

china on fire!

angyair ha detto...

La scusa per mettere la foto della moglie di Garcia non l'ho capita ancora, ma tutti noi ti ringraziamo per averla messa!
Ma Milingo dove gioca?

Anonimo ha detto...

Si vede che non avevi proprio niente da fare... :notworthy:

Immenso post da crepare dalle risate...

Anonimo ha detto...

Milingo battezzò Carmando, poi fece fortuna e divenne il pusher di Hugo Maradona.

Alberto ha detto...

Grande articolo China, complimenti!