martedì 8 aprile 2008

Profili squadre Nba: terza puntata

Tenete duro che prima o poi finiranno.

Portland
Squadra meglio assortita della lega e naturalmente molto futuribile. Tre giocatori cardine, Oden, Roy e Aldridge, che segneranno il futuro della franchigia nei prossimi anni e che possono stare benissimo insieme. Il leader dovrebbe essere Roy: guardia che, nonostante non sia lui il play, di fatto fa il regista. Giusto il paragone con Wade, rispetto al quale é meno fisico, ma più cerebrale ed orientato al collettivo.
Aldridge é un giocatore di complemento di stralusso, nel senso che se dipende da lui non si vince, ma il suo contributo lo può dare proprio non essendo un leader. E' un giocatore dominante sino ad un certo livello, ma il livello di eccellenza non mi sembra che gli appartenga al momento e non credo che gli apparterrà in futuro. Rimbalzista alterno e con poca vocazione, ha il suo forte nella naturalezza con cui risolve le situazioni d'attacco in maniera anche inedita, sfruttando i movimenti che le regole del gioco consentono. In questo é davvero creativo ed imprevedibile. In più ha delle mani da sarto, che lo porteranno prima o poi sin dietro l'arco dei tre punti. Il suo difetto é che quando incontra un difensore di alto livello che sappia imporre il fisico va in sofferenza, tendendo a scomparire dalla partita. In difesa il suo forte é la verticalità, non certo la potenza o l'aggressività che invece latitano un pò.
Per quanto riguarda Oden, nelle sue mani sta il futuro della franchigia, senza dubbio. Questa squadra ha bisogno di lui per poter competere ad alti livelli e se dovesse confermare la tendenza ad infortunarsi, il progetto di Pritchard rimarrebbe incompiuto. Le sue caratteristiche le conosciamo, calzerebbero alla perfezione col resto della squadra, il carisma anche. Spero che possa trovare il modo di liberarsi della piaga infortuni, perché onestamente lo vedo molto molto a rischio e mi piace invece un sacco come persona.
L'anno prossimo potrebbe aggiungersi Rudy Fernandez (che dovrebbe essere più in grado di affermarsi dei nostri italiani mollicci) ad una squadra che ha già una bella completezza ed il tempo per vedere su chi si possa puntare nel lungo periodo. Outlaw é un giocatore talvolta dominante, sapendo fare sostanzialmente una cosa sola, prendere il palleggio arresto e tiro centrale. Jack é un play attento, non eccezionale, ma scrupoloso e che fa chimica di squadra. Webster é un buonissimo tiratore, certo non quel giocatore che pensavano di prendere così in alto nel draft, ma comunque tecnicamente al posto giusto.
Blake (idolo), Rodriguez, Przybilla, Frye...anche la panchina é ricca ma ha lo stesso difetto della squadra nel suo complesso, manca di potenza e velocità. Infine il coach: McMillan sta facendo un buon lavoro, la squadra esegue bene e, quando la porterà ai playoff, vedremo davvero quanto ci sa fare (a Seattle mi era piaciuto). Nell'attesa qualche sorriso in più non guasterebbe l'ambiente.

Dallas
Cuban mi sembra Moratti. Tanta passione e risorse profuse, ma risultati spesso irritanti. Questo succede quando i ruoli e le responsabilità sono attribuiti in maniera poco chiara e netta. In altre parole Cuban interferisce parecchio come Moratti, ma non si assume pienamente le responsabilità di quello che fa. E di questo entrambi hanno sempre pagato le conseguenze.
Questo mi sembra il problema principale di una squadra che rischia di non fare i playoff ed é arrivata comunque ad un punto di svolta definitivo. Hanno fatto bene a prendere Kidd? Altroché. Io lo adoro. E' un leader, quello di cui avevano bisogno, ancora oggi é fortissimo, ha ancora tre anni ad alto livello, direi. Ma se lo accoppi con Johnson, lo accoppi (buaaahhahaa...scusate). Johnson é una persona che non mi piace, farà carriera perché vive per il lavoro, é evidente. Ma umanamente sa dare qualcosa ai suoi? Sa farli appassionare al progetto? E soprattutto c'azzecca qualcosa con uno tutto istinto, improvvisazione, ritmi dionisiaci come Kidd? Lui che é rigido, controllato (nel gioco, ma insicuro emotivamente) e calcolato? Sarà meglio prendere qualcuno come D'Antoni a fine anno, se si libera. Così puoi tenere Terry, Bass, Howard e devi cedere solo Dampier se proprio vuoi. Una volta presa la direzione di Kidd, la devi continuare sino in fondo e credere in quello che fai, se no rimani nel limbo.

Phoenix
Due tare della squadra più inebriante degli ultimi anni hanno fatto tramontare il progetto di D'Antoni. L'iperattività di Marion sul campo si rifletteva fuori nel martellare i maroni. Inoltre l'incapacità di Stoudemire di essere un fuoriclasse completo. Colui che rappresenta il miglior risultato della chirurgia con microfratture, assieme a Kidd, ha delle mancanze mentali che lo tengono aldiquà della grandezza assoluta. Sul suo futuro meglio non fare troppo gli indovini, ma non mi sembra uno che possa cambiare più di tanto.
La svolta é stata la cessione di Marion, questo é ovvio. Dal mio punto di vista, il vantaggio eventuale della trade non può essere tecnico. Mai e poi mai una squadra costruita per giocare un tipo estremo di gioco come quello dei Suns si può giovare dell'acquisto di uno che ti azzoppa il ritmo elevato come O'Neal. E non mi si dica che fanno più punti in contropiede, perché non é quello che conta. I Suns correvano e ora non lo fanno più. Prima avevano una chance solo portando alle estreme conseguenze quello che facevano. E l'hanno fatto. Solo che hanno avuto un pò di sfiga, un pò di inesperienza e il titolo, come anche la finale, non é arrivato.
Se poi Marion rompe le balle a più non posso, certo te ne devi liberare. Se non riesci a prendere Kirilenko, dovresti evitare di mandare a rotoli la filosofia della squadra per tentare di vincere comunque subito. Il vantaggio della trade doveva essere quello di migliorare la chimica di squadra, ma non otterranno neanche questo forse.
Eppoi, loro lo sapranno meglio di me, ma non capisco perché è stato ceduto Thomas assieme a delle scelte per nulla in cambio, in senso tecnico. Se vuoi risparmiare sulla luxury tax a costo di perdere delle scelte, perché sobbarcarsi il contrattone di Shaq pochi mesi dopo...A me, da ignorante, sa di cambi di rotta troppo frequenti, che fanno sbandare la franchigia.
Peccato perché erano una bella squadra, ma mi sbilancio e dico che naufragheranno del tutto prima o poi. Sono un amante del gioco d'attacco e tifavo per i vecchi Suns. Vedremo.

Denver
Piena di talento, con Karl che sta facendo un lavoro al limite del sovraumano a tenere insieme quelli là. Quello che non é riuscito ad Isiah Thomas, sta venendo benone ad un coach, lui sì, di rango e che fa meno il fenomeno. Le speranze di vincere un titolo con un impianto del genere oggi come oggi sono nulle, però di sicuro é una squadra che affascina. Se pensiamo ai Nuggets di Juwan Howard, Warkentien ha fatto un lavoro eccezionale, limitato molto dagli infortuni ai tre lunghi. Se Martin non si fosse rotto e se Nené fosse stato un pò più sano, certamente li avremmo visti più in alto, chissà quanto.
Se fossi in loro, non cambierei quasi nulla per un anno almeno. Tutto sommato le cose funzionano abbastanza, va consolidata l'abitudine a vincere. Dopodiché vedi dove ti porta Carmelo, avvicini a scadenza qualche contratto pesante e se trovi il modo di far difendere qualcuno, di far scattare la voglia di crederci davvero, prima o poi te la puoi giocare. Non tutte le squadre che sono in alto quest'anno lo saranno in futuro, mentre Denver complessivamente é giovane.
Infine una speranza: lunga vita ad Iverson.

5 commenti:

therussianrocket ha detto...

grande gavo, concordo su quasi tutto quello che hai scritto. Il paragone con l'inter pero mi fa rabbrividire. Ovvio che Aj ha fatto il suo tempo, cominciasse a disegnare uno schema per Kidd e ne riparliamo. Al momento, come dico sempre, fa il lavoro che farebbe un Tyron Lue qualunque. Per quanto riguarda Phoenix (che andrebbe paragonata alla Roma :)) resto molto incerto, le tue sensazioni sul lungo termine le trovo condivisibili, tuttavia shaq non è affatto finito come pensavo e amare viene da una seconda parte di stagione da mvp. al di là di tutte le questioni relative al gioco non posso fare a meno di notare come secondo me nash sia visibilmente calato (a meno che non si voglia tenere per la post-season...mah).

aLesAN ha detto...

Chi sarà il Moggi Nba quindi? :D

Ok, Cuban è come Moratti, ma Cuban non ha la stampa leccaculo che si ritrova l'ubriacone milanese, sempre ad esaltarlo e a dire quanto sia signore e quanto ne sappia a costruire squadre forti.

angyair ha detto...

Condivido il commento del russo sui Suns, anche se forse è solo una speranza per questi PO, anche perchè non credo che il prossimo anno ci sia ancora D'Antoni su quella panchina. Certo il Nash del quarto quarto visto domenica contro Dallas fa' venire molti dubbi...
Portland l'ho vista pochissimo, ma quello che ho visto di Roy mi fa sbavare. Mi rimangono dubbi sul coach.

azazel ha detto...

buon lavoro gavo!!!
aspetto trepidante il commento anche sui miei wizards.... :truzzo: basta che non lo scrivi dopo l' asfaltata che prenderemo stanotte dai celtics :roll:

aLesAN ha detto...

Non cominciare a fare il piangina, è evidente che stanotte vinceranno i Wizard