domenica 28 giugno 2009

Affinità-divergenze fra il compagno Canepa e noi. Del conseguimento della maggiore età e la constatazione che ci vogliono 2 palle così - MotoGP 09 #7

Siamo seri, qui è ora di contestare. E di farlo con forza. Va bene, sarà un mondiale probabilmente tirato fino in fondo, forse una gara a 3 fino all'ultima curva, ammesso che a Stoner passi il mal di pancia o quello che ha.

Sarà una bella sfida punto a punto per tutto il 2009, la cosa brutta è che per seguire questo rincorrersi di punteggi in classifica generale basterà anche solo leggere sul giornale la mattina dopo la corsa. Che senso ha continuare a guardare queste corse? Vi confesso che se criptassero la MotoGP da tutti i miei televisori ne risentirei il giusto. Io, che in un modo o nell'altro l'ho sempre seguita, dalle sgamate di Tele+ di amici alle VHS passate vuote e riavute con la gara registrata. Rainey, Doohan, Lawson, Gardner, Schwantz, ma anche Roberts sr e Spencer e poi Luchinelli, Roberts jr, Mamola, Biaggi, Rossi. Li ho visti tutti, chi più chi meno, li ricordo tutti, chi più chi meno. Nel mondiale 2009 ci vogliono 2 palle così: a guardarlo, non a guidarlo.

Ho visto derapate incredibili, numeri spettacolari, gare che, fino a qualche anno fa, restavano incerte e piene di battaglie a 2, a 3, a volte anche a 4, fino alla fine. Oggi esaltare una gara che ha due-tre sorpassi importanti nei primi 7-8 giri e poi costringe la regia a mostrare la gara per il 5° o, peggio, 10° posto non ha senso. Nessuno pretende una Laguna Seca 2008 ogni settimana, ma almeno scontri alla Roberts-Spencer (ok, Roberts il meglio lo aveva già dato da un po', ma aveva due palle tanto), Rossi-Biaggi in Sudafrica, per citarne una, Rainey-Schwantz.

Voglio dire, non è che conti molto discutere del "si stava meglio quando si stava peggio" né si può insistere con chi non vuol capire che tra gli anni 80 e i 90 abbiamo avuto una serie di campioni che oggi ce li sogniamo. Va da sé che non si possa ricordare ogni corsa, che probabilmente il dominio in una qualche gara singola con 20 secondi sul primo avversario utile ci fosse anche all'epoca, ma se Rainey, ad esempio, vinceva mondiali conquistando 6 o 7 gran premi (3 nel suo ultimo titolo iridato!) qualcosa vorrà dire. Lotta, difficoltà, talento sparso qua e là.

Non vale il paragone coi due titoli di Nicky Hayden di tre anni fa, un campionato vittima delle sfortune (e di due erroracci) di Valentino Rossi, queste cose rientrano nei casi della vita, le casualità, le variabili che comunque rendono interessante un mondiale diversamente scontato.

Questo non lo è, ma non lo è nel suo complesso, mentre le gare singolo sono spesso una palla. Qualche talento in giro c'è, chi può infastidire Valentino Rossi esiste, ma da quando si è abusato di elettronica tutto è finito. Di fatto, prima, Valentino vinceva facile perché più forte, ma almeno metà mondiale te lo godevi tra volate con Biaggi e spallate con Gibernau. Gibe, poca roba, ma con quella Honda provava a combattere. Oggi ci propinano Pedrosa, un bluff spaventoso assolutamente inidoneo alla classe regina.

Alla MotoGP devono capire una cosa: loro la Fota non ce l'hanno, e quando il marchio Rossi si esaurirà il rischio è di ritrovarsi con campionati aperti ma con poco talento e nessuna emozione dovuta a mezzi che paiono infilati su dei binari e se non hanno in sella l'eroe che apre la marcia un po' di più arrivano fino al traguardo da soli, senza scossoni e divertimento.

Non è solo l'Italia ad eccedere sul Rossi, che i 100 GP li ha vinti e messi in saccoccia, ma mentre Meda ricorda come milioni di italiani abbiano segutio queste 100 vittorie "spesso in piedi sul divano" (ma chiiii?????) io mi chiedo se riavrò la mia vecchia Classe Regina. Perché, oggi, dormire durante una gara di F1 può essere normale, rischiare di farlo a ogni corsa in moto no, non ci sta.

Quindi che senso ha dispensare 10, 9 o 8 a tre piloti che in base al circuito, la gomma, e la salute fisica possono vincere rischiando sempre il giusto? I voti non servono, negli anni questo sport è continuamente peggiorato e sopravvive con Rossi, tra chi lo vuole campione sempre e chi gli tifa contro. Dopo si rischia il vuoto e una noia incredibile. Sono pronto a barattare, non vedo l'ora anzi, i 7 milioni di spettatori in più guadagnati sul divano da Italia 1, con le corse di una volta, molto più simili alla SBK anche se con meno sportellate (che poi anche la SBK, oggi, latita un pochino...). Che mi frega di avere uno che vuole vincere annoiandosi? Meglio i 2 milioncini di un tempo, con gare vere, piloti veri, dove anche i non fenomeni come Mamola facevano numeri da urlo e la moto se la dovevano tenere in piedi con la propria forza. E il proprio stile.

Tutto questo è sbagliato e mi fa venire una gran depressione. A domani, si parlerà di Confederations Cup... a proposito di cose poco appassionanti.

3 commenti:

Luca79 ha detto...

Una domenica di qualche anno fa mi capitò di esser a casa da solo e confesso che per far il mona mi son messo in piedi sul divano così per capire se cambiasse qualcosa.

Per il resto concordo. É preoccupante la situazione.

azazel ha detto...

quoto l' articolo.

azazel ha detto...

..e fanculo i piedi sul divano.