giovedì 5 febbraio 2009

Alla fine non è successo

"Non succede, ma se succede...” era stato il tema della viglia. Alla fine non è successo, e quindi resteremo tutti con il dubbio di cosa sarebbe successo se tutto questo non fosse successo...

I Pittsburgh Steelers hanno vinto il sesto Super Bowl della loro storia, primi nella storia del trofeo trasformando la città in Six-burgh e dando vita a grandi festeggiamenti in una città che fa' del football e degli Steelers una ragione di vita.

La favola dei Cardinals è invece finita male, d' altronde non tutte le favole possono finire bene altrimenti si perderebbe il senso di favola, e poi chi decide che doveva prevalere la favola dei Cardinals su quella degli Steelers?

Hanno vinto i gialloneri ed è stato giusto così. E' stato un Super Bowl a tratti noioso, pieno di flags, ma certamente avvincente, specie nei due finali di tempo e con un quarto quarto che passerà alla storia del grande ballo perchè ci ha regalato emozioni, grandi giocate, pathos fino alla fine, e, come capitò l'anno scorso, il sorpasso definitivo si è avuto a 35 secondi dalla fine.

E' stato il Super Bowl di Santonio Holmes, nominato MVP grazie ad una partita tutta sostanza ma soprattutto per la grande giocata finale: una danza sulle punte come solo i grandi ballerini classici sanno regalare.

E' stato il Super Bowl di James Harrison, Defensive Player dell'anno che ha enormemente contribuito al successo degli Steelers con una di quelle giocate, il ritorno su intercetto da 100 yards alla fine del primo tempo, che ti farebbero saltare sul divano a gridare a squarciagola se non fosse che sono le 2 di notte ed i tuoi vicini non gradirebbero affatto.

E' stato il Super Bowl di Ben Roethlisberger, che dopo una partita abbastanza anonima (non perché brutta ma perché priva di acuti), ha tirato fuori un ultimo drive da campionissimo, di quelli che rimangono nella storia, con perfetti lanci millimetrici ed una classe e una calma in mezzo alla tasca che hanno fatto rimangiare a molti (a tutti sarà difficile) le parole sul fatto che è un gradino sotto a coloro che vengono considerati i migliori Qbs odierni, che non è un passer efficace ed affidabile, che non è etc. etc. Ha vinto ancora lui, è al secondo anello a 27 anni, è stato determinante, le chiacchiere stanno a zero.

E' stato il Super Bowl di Kurt Warner, sogno americano per eccellenza, ritornato lì dove aveva lasciato il titolo per un calcio di Vinatieri all'ultimo secondo e che vede di nuovo sfuggirgli l'anello sul filo di lana dopo aver giocato benissimo, aver fatto segnare altri records e dato, forse, l'addio al footballnon nel modo che sperava ma nel modo che comunque lo farà rimanere sempre nel cuore degli appassionati.

E' stato il Super Bowl di Larry Fitzgerald, al momento sicuramente il miglior WR della lega, capace di abbattere ogni record di categoria possibile in questa post season, emerso in maniera sfavillante dopo un primo tempo anonimo ed autore di giocate vietate ai comuni mortali.

E' stato il Super Bowl di Tomlin, il più giovane coach di sempre ad alzare al cielo il Vince Lombardi Trophy, che in soli 2 anni ha saputo riempire al meglio le grandi scarpe lasciate in eredità da Cowher, rispettando ed anzi esaltando le peculiarità dello stile Steelers (difesa e durezza) ma dando un po' di effervescenza all'attacco lasciandone in pieno le chiavi al suo QB.

E' stato il Super Bowl dei fazzoletti gialli: le Terrible Towels sugli spalti, continuamente agitate dai numerosissimi tifosi Steelers, le numerose penalty flags lanciate dagli arbitri per numerose, anzi troppe, penalità che sono state chiamate (tutte giuste secondo chi scrive).

Non è stato il Super Bowl del running game, nonostante gli Steelers in campo..., con aggiornamento di tutti i record negativi in questo ambito sia a livello di squadra che di game.

E' stato il Super Bowl della RAI e del football finalmente in chiaro: dopo averci fatto tribolare per tutta la stagione, e ancor di più nei playoffs, la televisione di stato ci ha regalato una domenica notte da sogno per chi da tanto tempo aspettava come un miraggio che la Domenica Sportiva e le sue inutili chiacchiere chiudessero in anticipo per lasciare spazio al più grande evento sportivo dell'anno. Ora però non facciamo cazzate per l'anno prossimo!

E' stato il Super Bowl del Boss e del suo stupendo (certo dipende dai gusti) halftime show: quando si mettono a fare certe cose è inutile....gli americani sono imbattibili.

E' stato un gran bel Super Bowl.

L'unico difetto è che manca un anno al prossimo.

2 commenti:

azazel ha detto...

una domanda ai piu esperti, più veterani e con una memoria migliore della mia: al di là delle cifre che sono senza eguali, qualcuno di voi ricorda un giocatore in grado di dominare così l' intera post-season come ha fatto Fitzgerald quest' anno?

Al di là della questione dei 6 titoli (1 in più dei cowboys...e vabbè...) questo, da sportivo, è il mio più grosso rammarico: un giocatore come Fitzgerald forse ha visto passare un treno che mai più gli ricapiterà ed è un vero peccato.

angy puntuale e preciso come al solito, e anche buonista come al solito (sulle flag tutte giuste :paper: ) :-D

angyair ha detto...

Sinceramente per me le flag c'erano tutte, non ho visto errori macroscopici. Una post season così? Mah....forse Ray Lewis in quella dei Ravens, ma perché era lui la vera anima della squadra.